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Telecom Argentina: spunta un nuovo pretendente

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L’imprenditore argentino Carlos Newberry starebbe tentando di scavalcare Fintech con un’offerta di circa 1,5 miliardi di dollari.

Mentre in Italia fa discutere la decisione di Telecom Italia di raddoppiare il costo delle chiamate da casa aumentando da 10 a 20 cent al minuto con uno scatto alla risposta pari a 20 centesimi, in Sud America prosegue la telenovela della vendita di Telecom Argentina. Un nuovo pretendente vorrebbe infatti scombinare i piani di David Martinez. Si tratta, secondo Bloomberg, di Carlos Newberry.

L’imprenditore argentino starebbe tentando di scavalcare Fintech con un’offerta di circa 1,5 miliardi di dollari.

Spiegano tuttavia gli analisti che l’arrivo di Newberry non dovrebbe avere un impatto rilevante perchè Telecom e Fintech sono legati da un accordo vincolante che scadrà il 29 aprile del 2017. Solo dopo quella data, Telecom potrà o riacquistare la partecipazione di minoranza del 17% di capitale Sofora già ceduta a Fintech, oppure procedere con la vendita del 51% del capitale di Sophora a un terzo acquirente, con garanzia Fintech di un corrispettivo minimo di almeno 630,6 milioni di dollari.

Tra stop e ripartenze, la vendita della controllata argentina è in ballo dal 2013, quando Telecom Italia raggiunse un accordo con Martinez per la vendita dell’intera quota del 68% della holding Sophora per un importo complessivo di 960 milioni di dollari (712,7 milioni di euro).

Dopo due anni, tuttavia, nell’ottobre del 2015, l’Authority argentina del mercato delle telecomunicazioni (Aftic) bloccò l’operazione ritenendo che la società dell’investitore messicano David Martinez non fosse in grado di operare e prendere il controllo dei servizi e delle infrastrutture di Telecom Argentina”, non avendo dimostrato “esperienza e capacità” adeguate.

Nel frattempo, a ottobre 2014, Telecom e Fintech si erano accordati per la vendita del 17% di Sophora per 216 milioni di dollari, precisando che la vendita del restante 51% sarebbe avvenuta appena ricevuto il benestare delle Autorità.

La scorsa settimana, quindi, confidando in un imminente sblocco dell’impasse (il pronunciamento dell’Autorità è atteso per questa settimana) Fintech ha depositato la documentazione per l’Opa sul 45% di Telecom Argentina quotato in Borsa. Fintech, per la precisione, ha offerto 46 pesos argentini e l’offerta di acquisto riguarderà le azioni di classe B, mentre sono escluse quelle di tipo C in mano ai principali azionisti. Diventare il principale azionista di Telecom Argentina potrebbe però sollevare dei problemi antitrust, dato che Fintech controlla il 40% di Cablevision, principale operatore via cavo del Paese e presente anche in Uruguay.