Il mercato

Smart home, in Germania mercato da 830 milioni di euro nel 2016

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I ricavi dell’automazione domestica in Germania cresceranno ad un tasso Carg del 37% annuo fino al 2020 e a fine periodo ammonteranno a 2,9 miliardi di euro

Case automatizzate, connesse in rete e predisposte all’Internet of Things, le smart home in Germania sono una realtà e nel 2020 è stimata una penetrazione del 6,2%. I dati riportati dal Report di Statista per il settore della domotica sono incoraggianti: già entro la fine dell’anno registrerà ricavi per 925,6 milioni di dollari (circa 830 milioni di euro).

Il tasso di crescita annua (Carg), tra il 2016 ed il 2020, è calcolato attorno al 37%, con un numero di abitazioni ‘smart’ a fine periodo che sfiorerà le 2,4 milioni di unità e un valore di mercato pari a 3,2 miliardi di dollari (2,9 miliardi di euro).

Le principali voci di una casa intelligente sono: automazione domestica, soluzioni per la sicurezza, intrattenimento (smart tv, impianti audio, proiettori, game console), contatori intelligenti per la gestione dei consumi energetici, sistemi per il controllo dell’illuminazione e della temperatura interna degli ambienti, gestione intelligente delle risorse idriche, elettrodomestici interconnessi con dispositivi mobili, sensori, reti wireless indoor e altro ancora.

Secondo un recente studio GfK, il 72% degli utilizzatori di internet in Germania sarebbero interessati ad una smart home, il 50% di questi per l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi. Il 26% degli intervistati infine ha dichiarato di aver già provveduto all’acquisto di una qualche soluzione smart home.

Gli ostacoli ad una maggiore penetrazione delle case intelligenti nel Paese sono: costi elevati (42%), preoccupazione per la possibile violazione della privacy (35%), scarsa conoscenza dei prodotti e dei servizi (29%), preoccupazione per i livelli di sicurezza (21%).

In caso di acquisto i tedeschi non hanno dubbi, il 20% ha dichiarato che si rivolgerebbe direttamente alle aziende che materialmente sviluppano soluzioni smart home, solo il 12% sceglierebbe come interlocutore una multinazionale del settore.