Lavoro

Smart city e nuove professioni, il Geographic Information Manager (GIM)

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Si trasforma la città e nascono nuovi lavori, come il Geographic Information Manager, per sostenere e promuovere le nuove tecnologie e l’uso efficiente dei geo-dati e dei dati territoriali. Se ne parla in un convegno alla Link Campus University di Roma il 18 giugno.

Si parla sempre più con insistenza di smart city e nuove figure professionali anche nel nostro Paese. L’innovazione tecnologica porta con sé crescita e lavoro, con un mercato che rapidamente sta profilando nuove figure con competenze avanzate.

È il caso del Geographic Information Manager, professione inserita negli organismi di governance delle città/comunità intelligenti, per sostenere e promuovere l’uso consapevole dei geo-dati e delle relative tecnologie disponibili.

Un tema, quello del lavoro, che acquista maggiore rilevanza proprio in tempi di crisi e che sarà al centro del convegno di domani, giovedì 18 giugno, presso la sede di Roma della Link Campus University.

Si presenterà la nuova professione di Geographic Information Manager, ma anche il position paper promosso da Stati Generali dell’Innovazione, con lo speech di Sergio Farruggia (Link Campus University).

L’incontro prevede un dibattito interattivo al termine di brevi presentazioni a cui prenderanno parte Pasquale Russo e Carlo M. Medaglia (Link Campus University), Flavia Marzano (Stati Generali dell’Innovazione), Roberto Scano (collaboratore AgID – referente ed editor nel gdl UNINFO profili ICT) e Gabriele Ciasullo (AgID).

I commenti e i suggerimenti dei partecipanti, a conclusione dei lavori, saranno raccolti in un documento e consegnati ad AgID – Agenzia per l’Italia Digitale, perché possa esaminarne i contenuti ed esprimere proprie valutazioni in merito.

Nel 2014 l’organizzazione internazionale non-profit di standardizzazione Open Geospatial Consortium (OGC) ha costituito un Domain Working Groupsu “urban planning”, un gruppo di lavoro tematico trasversale riguardante complessivamente le esigenze di interoperabilità dello spatial planning.

Questo tema, nella realtà europea, si sovrappone a quello della implementazione della direttiva INSPIRE (Infrastructure for spatial information in Europe), della interoperabilità dei dati e della loro armonizzazione, in particolare rispetto alle specifiche dati INSPIRE sul Land Use.

A livello italiano, anche per interfacciarsi con i processi di manutenzione e implementazione di INSPIRE, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha deciso recentemente di avviare uno specifico gruppo di lavoro ‘Uso del suolo, coordinato da CISIS e ISPRA, nell’ambito delle iniziative dell’Agenzia riguardanti le regole tecniche sui dati territoriali.