Infrastrutture urbane sostenibili e sicure: al via CPEXPO, focus su smart city e cyber security

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Tre giorni di innovazione tecnologica e applicazioni di nuova generazione per le smart city di oggi a partire da trasporti, sanità, benessere dei cittadini, ambiente, energia e homeland security.

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Parte oggi a Genova in Fiera l’edizione 2013 della Comunity Protection Expo (CPEXPO 2013), dedicata alla sicurezza e alla sostenibilità delle infrastrutture critiche e delle comunità.

Kermesse dell’innovazione tecnologica che ha come target ministeri e istituzioni, municipalità metropolitane ed enti locali, utilities, università e centri di ricerca, corpi dello Stato e security company.

Un evento organizzato sotto il patrocinio del Parlamento e della Commissione Europea, del Ministero della Salute, della Regione Liguria, del Comune di Genova, della Camera di Commercio, di Assindustria e con la collaborazione dell’Università di Genova. Qui, fino al 31 ottobre, si potranno conoscere da vicino le più interessanti novità tecnologiche relative a logistica e trasporti, sistemi informativi, ambiente, servizi multipiattaforma, banca & finanza e salute, declinate in una serie di applicazioni per cittadini, amministrazioni pubbliche e aziende.

Tutti temi che possiamo considerare trasversali alle aree della cybersecurity e della smart city, trattati da oltre 200 esperti che dibatteranno sullo stato dell’arte, l’innovazione e le esperienze mondiali più significative. Tra loro ci saranno anche i rappresentanti di Onu, Commissione Europea e Protezione Civile e delle più importanti realtà del settore.

Le smart city si compongono di numerosi campi di intervento e al CPEXPO si potranno conoscere nuove soluzioni per migliorare i servizi e per rendere più efficienti le infrastrutture. Tra le novità annunciate c’è il sistema ‘Tramwave‘ dell’Ansaldo, che elimina qualsiasi necessità di infrastruttura aerea rendendo possibile l’utilizzo dei tram nei centri storici e in condizioni meteo soggette a possibili forti perturbazioni, alimentando i mezzi di trasporto con un’onda che sale direttamente dal suolo. Una tratta sperimentale è stata testata a Napoli e oggi è richiesto in Qatar e Dubai, suscitando interesse anche in Paesi ad alta frequenza di fenomeni atmosferici di grande intensità come Taiwan.

Parlare di smart city, ormai, non significa più solamente investire in nuove soluzioni tecnologiche sul territorio, ma offrire competenze made in Italy in tutto il mondo. Come nel caso di UMPI e dei suoi sistemi smart lighting denominati Minos System e Wise Traffic Controller. Il primo ha rivoluzionato la gestione e l’utilizzo della rete di illuminazione esterna sfruttando la telegestione, modulando l’intensità luminosa a seconda  dei bisogni, risparmiando energia fino al 45% e trasformando il vecchio palo della luce in un’antenna WI-Fi. Il Wise Traffic Controller, invece, è un “controllore del traffico” che sfrutta la rete della pubblica illuminazione come un vettore di Informazione che consente di analizzare e memorizzare i dati traffico in tempo reale.

Ulteriori novità per le smart city arrivano inoltre da RSE, nell’ambito del progetto di ricerca europeo AFTER, per eliminare il problema dei blackout energetici in città; dalla piattaforma sperimentale di analisi metodologica ISAP (Integrated Security Assessment Platform); dalla centrale operativa mobile per la protezione delle infrastrutture critiche IMSS (Integrated Mobile Security System) per scenari che vanno dal Law enforcement alla Homeland security; dal sistema sperimentale multimodale di monitoraggio frane BeesperLand di Henesis; dalle piattaforme di telemedicina e sanità elettronica ‘Remote Wellness‘ e ‘Remote Healthcare‘ di HI Reply su tecnologia proprietaria internet of things.

(F.F.)