Trimestrale

Sky Italia, ricavi a 720 mln in linea con le previsioni

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Per Sky Italia, primo trimestre in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante la crisi la pay tv ha registrato ricavi per 720 milioni di euro.

Bene Sky Italia che, nonostante la forte crisi che da tempo ormai ha colpito il mercato audiovisivo, ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2014-2015 con un fatturato in linea con quello dello stesso periodo dello scorso anno e a limitare la perdita di abbonati.

Dall’analisi dei dati della capogruppo 21st Century Fox emerge che la pay tv guidata dall’Amministratore delegato Andrea Zappia ha chiuso il periodo luglio-settembre con ricavi per 720 milioni di euro (quasi 900 milioni dollari) in linea con il risultato del primo trimestre 2013-2014, mentre i clienti sono calati di 21 mila unità a 4,7 milioni. Ma con il sempre più numeroso pubblico di fascia alta l’Arpu, ossia il ricavo medio per utente, resta invariato a 43 euro.

Per lo stesso periodo, la 21st Century Fox ha registrato un sorprendente aumento dei ricavi grazie in particolare al forte contributo delle attività cinematografiche e delle televisioni via cavo.

Il presidente Rupert Murdoch ha sottolineato che i forti risultati riflettono gli aumenti sostenuti delle commissioni di affiliazione, nonché il successo al botteghino di ‘L’alba del pianeta delle scimmie’ e ‘Colpa delle stelle’.

Nel complesso, i ricavi sono aumentati del 12% a 7,89 miliardi di dollari nel primo trimestre al 30 settembre, mentre gli analisti interpellati da Thomson Reuters avevano previsto un calo del 12% a 6,25 miliardi.

I ricavi delle reti via cavo sono aumentati del 15% a 3,23 miliardi, mentre le attività cinematografiche hanno registrato un incremento del 17% a 2,48 miliardi. Stabili infine i ricavi della rete televisiva Fox a 1,05 miliardi dollari.

L’aumento dei costi operativi del 14% a 5,05 miliardi ha però influenzato, tra le altre cose, i profitti, calati nel trimestre a 1,04 miliardi (47 centesimi per azione) dagli 1,26 miliardi dollari (54 centesimi per azione) di un anno fa. Tuttavia, escludendo le plusvalenze generate dalla cessione di azioni ITV da parte di BSkyB e dalla partecipazione al programma di buy-back della stessa azienda, l’utile è salito da 33 centesimi a 39 centesimi, tre in più di quanto atteso dagli analisti.

Procede intanto l’operazione Sky Europe. Lo scorso 25 luglio, BSkyB ha, infatti, annunciato d’aver rilevato Sky Italia e Sky Deutschland dalla 21st Century Fox di Rupert Murdoch per 6,2 miliardi di euro complessivi, dando vita a un colosso paneuropeo della televisione a pagamento con 20 milioni di abbonati in Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania e Austria.

L’acquisizione ha già incassato il via libera dalla Ue e dall’Antitrust tedesco.

La novità è che al termine delle operazioni BSkyB potrebbe arrivare a una quota dell’87% di Sky Deutschland, offrendo 6,75 euro per azione anche gli altri azionisti. Mossa che darà al gruppo maggiore influenza sul mercato europeo della pay tv.