Report Censis-WindTre

Roberto Basso (WINDTRE): ‘Operatori Tlc hanno investito 100 miliardi in Italia dal 2007’

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Roberto Basso (WINDTRE): 'Non è un miracolo e non è un caso che le reti di telecomunicazioni abbiano retto durante il lockdown ma è il frutto di 100 miliardi di investimenti'.

Qual è il ruolo degli operatori Tlc nello sviluppo di Internet? “Dal 2007 ad oggi sono stati investiti 100 miliardi di euro da parte dell’industria delle Tlc” allo sviluppo delle reti di telecomunicazioni. Lo ha detto Roberto Basso Direttore External Affairs and Sustainability WINDTRE alla presentazione del report condotto in collaborazione con il Censis “Il valore della connettività nell’Italia del dopo Covid 19. Perché gli operatori tlc sono essenziali per la ripresa e la resilienza del Paese e degli italiani” (leggi l’articolo).

Resilienza in lockdown

All’inizio del lockdown c’era stato quasi uno stupore da parte degli osservatori nel constatare che la rete di telecomunicazioni stava reggendo all’impatto dell’enorme incremento di traffico dati. “Beh, non è un miracolo e non è un caso – ha detto Roberto Basso – E’ il frutto di quei 100 miliardi di investimenti”. Soltanto WINTRE ha investito 6 miliardi di euro per potenziare le reti di telecomunicazioni per le famiglie e le imprese italiane.

E’ vero però che il mestiere delle aziende di telecomunicazioni è cambiato radicalmente. “In passato mettevano in collegamento le persone, magari due per volta, che alzavano un telefono, componevano un numero e parlavano con un’altra persona – ha detto Basso –oggi le aziende di telecomunicazioni danno la connettività, danno l’accesso a Internet”.  

Qual è il ruolo del legislatore e del regolatore?

Ma oggi, a fronte degli investimenti dell’industria, “noi dobbiamo cominciare però a chiederci quale è il ruolo del legislatore e del regolatore – ha aggiunto Basso –perché la dimensione del traffico online è enorme e in crescita ma chi viaggia in Rete non paga alcun pedaggio”.

Chi dovrebbe pagare? Certo, una parte dovranno pagarla gli utenti, ma un’altra parte dovrebbe pagarla anche chi viaggia in Rete, anche perché l’impressione ovviamente sbagliata che si ha soprattutto sui social media e sulle piattaforme digitali è che tutto sia gratuito online. Ma ovviamente non è così.

Per quanto riguarda il 5G, infine, Basso è tornato a chiedere l’adeguamento dei limiti elettromagnetici in vigore in Italia a quelli del resto dell’Europa.