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A RaiWay la gestione delle torri Wind?

di Redazione |

RaiWay potrebbe entrare nella partita dopo l’asta delle torri Wind per siglare un accordo con la società vincitrice e occuparsi della gestione delle infrastrutture.

A RaiWay potrebbe essere affidata la gestione delle torri messe in vendita da Wind. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, pare infatti che la società che fa capo alla Rai non abbia presentato un’offerta per partecipare alla gara delle 5.600 torri ma potrebbe entrare nella partita in un secondo momento, stipulando una partnership con la società vincitrice della gara e occuparsi nel dettaglio della manutenzione delle torri. Dopotutto, fa notare la fonte, questa strategia rientrerebbe nel piano industriale della società.

Come aveva spiegato qualche settimana fa un’altra fonte, riporta sempre Mf-Dowjones, RaiWay, nonostante l’interesse manifestato pubblicamente, non solo non sarebbe stata inserita nella data room, ma non avrebbe mai presentato alcuna offerta per le torri.

A oggi i soggetti ammessi alla data room sono quattro: Ei Tower (quotata con il 40% in mano a Mediaset) che sta lavorando al financing assieme a Unicredit, Citi e Bnp Paribas e punta a riequilibrare con clienti delle tlc il portafoglio delle sue 3.200 torri sbilanciato verso il segnale tv; poi restano in gara American Tower (numero due in Usa con 28.500 torri) e la spagnola Abertis che un anno fa ha rilevato la TowerCo con gli oltre 300 siti venduti da Atlantia e avrebbe al fianco Mediobanca; infine, corre anche F2i che ha l’appoggio del fondo Providence.

Sotto il profilo delle tempistiche, il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti è slittato di una settimana, dal 15 al 22 dicembre. Wind vorrebbe chiudere entro febbraio il contratto di vendita.

Se non ci sarà un grandissimo distacco tra le offerte presentate è possibile che vengano selezionate le due migliori sollecitando un rilancio dell’offerta e mettendo in vendita altre 1.700 torri (per un totale di 6.300 sulle complessive 8.000). A questo punto l’asticella del prezzo potrebbe alzarsi fino a 900 milioni/1 miliardo di euro; una cifra che sarebbe utile per abbattere il debito di Wind che manterrebbe una quota di circa il 20% delle torri.