Tv e fibra

Rai, accordo con Regione Umbria per servizi interattivi su reti NGAN

di |

L’accordo, che attende la firma del Dg Rai Luigi Gubitosi e della governatrice Catiuscia Marini, è già stato approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti. Nel progetto è stata coinvolta anche Assoprovider.

Regione Umbria e Rai proseguono i lavori alla base dell’accordo di collaborazione che prevede il lancio di una sperimentazione tecnologica di servizi multimediali e interattivi, fruibili con standard innovativi attraverso reti broadcast e broadband di nuova generazione NgaN (Next Generation access Network).

L’accordo verrà firmato a breve dal direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.

Il progetto è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle infrastrutture tecnologiche e immateriali, Stefano Vinti.

L’intervento si inquadra nell’ambito delle “attività di ricerca e di innovazione” previste dalla legge regionale in materia di infrastrutture per le tlc e delle misure contenute nel nuovo Piano Telematico 2014-2016, in via di approvazione da parte del Consiglio Regionale, che prevede la riconferma di uno specifico intervento, avviato come studio di fattibilità nel precedente Piano regionale, denominato “A32-Sperimentazione in partnership con gli operatori”.

L’Umbria – ha ricordato Vinti – è stata tra le prime Regioni a dotarsi di una legge in materia di infrastrutture e telecomunicazioni con l’obiettivo di riconoscere a tutti i cittadini il diritto di accedere a internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale”.

“Gli obiettivi indicati dalla Legge sono perseguiti – ha spiegato l’assessore – attraverso la diffusione e l’utilizzo delle infrastrutture tlc, il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per le necessarie sinergie, la programmazione e la pianificazione in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni, la definizione di linee guida e criteri generali per le procedure autorizzative, la promozione di reti di nuova generazione e lo sviluppo di tecnologie e servizi a supporto della società dell’informazione per realizzare  servizi e benefici a favore di cittadini e imprese”.

In questo quadro si colloca la proposta di collaborazione avanzata dalla Rai che intenderebbe cooperare con la Regione Umbria per realizzare una sperimentazione tecnologica di servizi multimediali e interattivi fruibili con standard innovativi.

Nell’ambito di questa intesa, nei giorni scorsi l’assessore Vinti ha incontrato una delegazione dell’associazione Assoprovider, guidata dal vicepresidente Giovanbattista Frontera, per parlare della bozza di accordo, in particolare della sperimentazione dei servizi televisivi sulla rete in fibra.

Nel corso dell’incontro Frontera ha evidenziato che la bozza di accordo “va nella giusta direzione, di stimolo alla connessione di cittadini ed imprese”.

Per il vicepresidente di Assoprovider, viene inoltre “auspicata la possibilità della creazione di un fondo regionale di rotazione, creabile attraverso i fondi strutturali europei, per il finanziamento dell’ultimo miglio in fibra, quello dalla rete pubblica alle case ed alle imprese, visto che la legge umbra sulle ‘TLC’ recita in tal senso, ma che la pessima congiuntura economica, potrebbe far sì che il comunque piccolo investimento (800/1000 euro medi, da rilevamenti dell’associazione), potrebbe essere un ostacolo alla completa interconnessione del territorio regionale”.

Per l’Associazione quindi, “l’accordo con Rai, potrebbe rappresentare un ottimo incipit –  visto che la televisione è sempre più connettibile in rete e navigabile ora con il semplice telecomando –  per una convergenza e fruibilità dei servizi della PA umbra, anche attraverso questo mezzo, anche in considerazione dell’invecchiamento della popolazione che, nella maggior parte, è poco avvezza all’uso dei computer e degli smartphone”.

Nel corso della discussione, l’assessore Vinti ha indicato la possibilità che, “attraverso l’accordo con la Rai, sia possibile creare un terreno fertile per lo sviluppo di un sistema di imprese innovative fondate sulle nuove tecnologie, come d’altra parte, la proposta dell’Umbria relativamente ai fondi strutturali, ha previsto”.