Il decreto

Raee, gli incentivi per i certificati di gestione ambientale Emas

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Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto Mite per accedere agli incentivi dedicati all’introduzione volontaria, nelle imprese che effettuano le operazioni di trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), dei sistemi certificati di gestione ambientale nel limite massimo di 500.000 euro annui.

I certificati di gestione ambientale

Impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale dovrebbe essere una priorità per tutte le imprese, di ogni settore, in particolare per quelle che più consumano e inquinano. Per questo l’Unione europea ha sviluppato il Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS, acronimo inglese per Eco-Management and Audit Scheme).

Si tratta di un regolamento finalizzato a migliorare l’ambiente e a fornire alle organizzazioni, alle autorità di controllo ed in senso lato al pubblico generico, uno strumento attraverso il quale è possibile avere informazioni sulle prestazioni ambientali delle organizzazioni.

il decreto 15 giugno 2022 del ministero della Transizione ecologica ha fissato le misure necessarie per incentivare l’introduzione volontaria, nelle imprese che effettuano le operazioni di trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), dei sistemi certificati di gestione ambientale disciplinati dal regolamento (CE) n. 1221/2009.

I contributi Emas

Tali misure consistono in contributi economici fissati nel limite massimo di 500 mila euro annui.

Possono accedere a tali risorse le imprese che effettuano operazioni di trattamento di Raee (“autorizzate ai sensi dell’art. 208 o dell’art. 213 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”).

Il contributo concesso dovrà essere pari all’importo sostenuto per l’ottenimento della certificazione Emas e comunque fino ad un massimo di 15.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria”, si legge in una nota del ministero.

I termini e le modalità per la richiesta dell’incentivo saranno definiti in un prossimo provvedimento del Direttore Generale per l’economia circolare del ministero della Transizione ecologica, “nel quale saranno resi disponibili lo schema di riferimento per la presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni e l’ulteriore documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività istruttoria”.

Come suggerito dall’Ispra, per qualsiasi informazione relativa al rilascio della registrazione EMAS ci si può rivolgere alla Segreteria del Comitato Ecolabel-Ecoaudit: comitato.emas@isprambiente.it.

Un provvedimento importante atteso dal settore dei Raee che continua a crescere in termini di volume di rifiuti e di imprese attive.

I Raee in Italia

Una crescita certificata per l’ottavo anno consecutivo dal Rapporto annuale 2021, secondo cui: i sistemi collettivi hanno ritirato e avviato a corretto smaltimento 385.258 tonnellate di Raee, in crescita del +5,3% rispetto al 2020, che corrisponde a una raccolta pro capite di 6,46 kg/ab.

A fare da traino a questo incremento, per la prima volta, complice il bonus TV, sono i volumi di televisori e apparecchi con schermi (R3) che segnano il +22,2%. Migliora, seppur in modo contenuto, (+2,9%) anche la raccolta delle sorgenti luminose (R5). A segno meno invece per la prima volta dopo alcuni anni la raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che scende dell’-1,4%.

Gli impianti di trattamento RAEE che hanno dichiarato i volumi di rifiuti elettronici gestiti nel 2021 sono 1.058, in lieve crescita rispetto al 2020.

Lontani dalla media Ue (e dalle opportunità dei Raee)

Il target di raccolta fissato dall’Unione europea è del 65% ed è da intendersi come rapporto tra i Raee raccolti nell’anno di riferimento e la media delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) immesse sul mercato nel triennio precedente.

Stando ai dati resi disponibili al 30 giugno 2022, in Italia il tasso di raccolta si attesta al 34,56%, in linea con il trend di decrescita registrato dal 2019, ma distante oltre 30 punti percentuali dal target europeo.

Non si tratta solo di tutela ambientale e di ridurre la nostra impronta ambientale. Riciclare significa recuperare valore economico da materiali di scarto per l’impresa. Effettuare una simbiosi industriale significherebbe dar vita a un mercato potenziale che, solo nell’Unione europea, avrebbe un valore stimato tra i 6,9 e i 12,9 miliardi di euro all’anno, frutto dello scambio di risorse fra i vari attori economici.

Per simbiosi industriale si intende lo scambio di tutte le risorse possibili tra cicli produttivi differenti con vantaggi ambientali in termini di riduzione di utilizzo di materie prime e di emissioni