RAEE

e-Waste: nel 2021 arriveremo a 57 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici nel mondo

di |

Secondo il nuovo Rapporto del WeeeForum, i rifiuti elettrici ed elettronici a livello globale aumenteranno durante l’anno in corso, soprattutto a causa della transizione digitale in corso e della pandemia, che ha fatto crescere i consumi di prodotti tecnologici.

Il Rapporto globale sui rifiuti elettrici ed elettronici

Il 2020, complici anche le politiche di contrasto alla pandemia di Covid-19 e i lunghi periodi di blocco e chiusura (i famigerati lockdown), ha registrato un aumento notevole di beni digitali e tecnologici offerti sul mercato.

Un trend che continuerà anche nel corso di quest’anno e che inevitabilmente genererà un incremento della produzione di rifiuti elettrici ed elettronici (o RAEE), legati alla dismissione di personal computer, smartphone, tablet, console per videogiochi, accessori vari (come pennette e cuffiette ad esempio), smart tv, assistenti personali, smart watch e tutto il mondo della sensoristica e dell’internet delle cose.

Secondo i nuovi dati pubblicati da WeeeForum, in occasione della Giornata internazionale dell’e-waste, in tutto il mondo durante il 2021 si stima saranno generate 57,4 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici/elettrici.

Tutti assieme pesano più della Grande Muraglia cinese

Un peso complessivo che supera quello stimato della Grande Muraglia cinese, che dovrebbe aggirarsi attorno alle 52 milioni di tonnellate (il più grande manufatto artificiale al mondo).

Un trend critico, che vede tale volume di rifiuti aumentare di 2 milioni di tonnellate all’anno, cioè del +3/+4%, legato come visto all’incremento dei consumi (+3% annuo), un ciclo di vita dei prodotti più breve e un settore delle riparazioni che fatica a decollare.

L’importanza di riciclare e riusare i rifiuti elettrici/elettronici

Sempre secondo l’associazione, in Europa 11 articoli elettronici su 72 per famiglia o non vengono più usati o non funzionano più, sono rotti e quindi classificati come spazzatura. Per questo motivo, nel vecchio continente si è arrivati a 5 kg di prodotti elettrici/elettronici inutilizzati a testa prima di essere smaltiti come rifiuti.

Nella sola Francia si sospetta che siano stipati in cassetti o bauli dimenticati tra 54 e 113 milioni di telefoni cellulari non funzionanti, per un peso che è stimato arrivare fino a 20 tonnellate.

In Italia, invece, la raccolta dei RAEE è andata aumentando progressivamente, con una media annuale del +6,4% per il 2020.

Dall’e-Waste all’economia circolare

Negli Stati Uniti, infine, molti di questi telefoni cellulari vengono oggi riciclati, ma sono più o meno 151 milioni quelli che finiscono ogni anno nella spazzatura (circa 416 mila al giorno). Da questi deriva il 40% dei metalli riciclati nell’industria delle telecomunicazioni in America.

Secondo un rapporto del 2019, del World Economic Forum, i rifiuti elettronici di tutto il pianeta potrebbero avere un valore di mercato che si aggira attorno ai 62,5 miliardi di dollari.

A livello globale, però, se ne riciclano solo 10 milioni di tonnellate, con una perdita di valore economico legato ai materiali speciali non recuperati, di cui sono composti gli apparecchi elettrici ed elettronici, pari a 55 miliardi di dollari.