Diritti tv, al via l’asta per la Serie A. In campo anche OTT e Telco

di Raffaella Natale |

Al via l’asta per i diritti tv della Serie A. La grande novità della stagione 2015-2018 è rappresentata dall’apertura al mondo di internet e della telefonia mobile.

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Pronti i pacchetti per la prossima asta dei diritti di trasmissione della Serie A per la stagione 2015-2018 che scade il prossimo 5 giugno. L’accordo tra la Lega di Serie A e Infront prevede per i prossimi tre anni un minimo garantito di 980 milioni di euro. La grande novità questa volta riguarda internet e i servizi in streaming, come Key4biz aveva già anticipato.

Un’asta molto importante per i broadcaster perché è sui diritti sportivi che si sta giocando il futuro delle pay tv, un mercato in via di consolidamento con l’annunciato network paneuropeo di Rupert Murdoch, la New Co di Mediaset, l’offerta di Telefonica per Digital+ e l’interesse della tv araba Al Jazeera sia per il mercato italiano che per quello spagnolo.

Per restare forti in questo settore è necessario investire nei diritti sportivi che attirano sempre un gran numero di abbonati. Per questa ragione l’asta per la Serie A, rappresenta una ghiotta occasione per i broadcaster che dovranno però prepararsi a un grosso esborso e questa volta anche per le web company e le telco.

Veniamo ai dettagli dei pacchetti. Il bando, pubblicato ieri sul sito di Lega Serie A, riguarda le 380 partite di ciascuna delle stagioni sportive della Serie A dal 2015 al 2018.

Le novità del bando sono quattro e si propongono di ampliare la concorrenza e la possibilità d’ingresso di nuovi operatori di mercato:

  1. Un’offerta che include, oltre alla piattaforma di riferimento digitale o satellitare, diritti primari anche per Internet e per le altre piattaforme audiovisive, consentendo in tal modo a tutti gli operatori di segmentare la propria proposta commerciale attraverso molteplici modalità di offerta;
  2. Un’offerta strutturata “per prodotto”, per un totale di eventi non superiore al 35% degli eventi del campionato;
  3. Un’offerta contenente diritti relativi alle dirette, riservata ai soli operatori che rivolgono offerte al mercato nelle nuove modalità Over-The-Top su internet, IPTV e telefonia mobile;
  4. Un’offerta contenente diritti di natura accessoria, finalizzati all’arricchimento editoriale e alla differenziazione dell’offerta dei pacchetti principali.

Marco Bogarelli, presidente di Infront Italy, ha dichiarato: “Le novità introdotte mirano a garantire un sistema che stimoli la concorrenza e garantisca agli operatori di poter ulteriormente segmentare la loro offerta”.

Internet e la possibilità di trasmettere le partite in streaming rappresentano sicuramente le novità di spicco.

Maurizio Beretta presidente della Lega Serie A, ha, infatti, sottolineato, “Andremo sul mercato aprendo alle nuove tecnologie la fruizione del nostro calcio, per diffonderlo sempre più a livello globale, con una particolare attenzione alle nuove generazioni”.