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Net Neutrality negli Usa, l’11 giugno si torna all’antico

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La Commissione federale delle comunicazioni degli Stati Uniti ha annunciato che le nuove regole sulla neutralità della rete approvate dall'autorità di regolamentazione lo scorso dicembre entreranno in vigore l'11 giugno.

La fine della Net neutrality è prevista per il prossimo mese. La Commissione federale delle comunicazioni ha dichiarato in una nota depositata ieri che le regole del 2015 sulla neutralita’ della rete verranno abrogate il prossimo 11 giugno, e che nuove norme che consentiranno ai provider l’accesso privilegiato a determinati contenuti entreranno in vigore alla stessa data.

L’annuncio arriva il giorno dopo che il Senato degli Stati Uniti ha accettato un voto per rivedere la decisione della FCC, a seguito di una petizione dei senatori democratici sostenuta da un certo numero di gruppi per i diritti civili.

A dicembre, la FCC aveva votato per abrogare le sue regole di neutralità della rete per i provider di Internet, scatenando le proteste di milioni di americani e di alcuni big dell’high tech come Google, Netflix e Facebook.

Le regole precedenti avevano lo scopo di garantire una connessione Internet gratuita e aperta, offrire ai consumatori un accesso equo ai contenuti web e impedire ai fornitori di servizi a banda larga di favorire il proprio materiale. Le nuove regole invece consentono ai provider di Internet di bloccare o rallentare i contenuti, in modo da offrire ad ogni utente l’utilizzo di “corsie veloci” a pagamento.

“L’11 giugno, questi regolamenti Internet inutili e dannosi saranno abrogati e l’approccio bipartisan che ha servito bene il mondo online per quasi 20 anni sarà ripristinato”, ha dichiarato ieri Ajit Pai, presidente della FCC. “L’effetto di queste nuove regole produrranno l’accesso ad un internet migliore”.

Il sostituto procuratore di New York Barbara Underwood, un democratico, ha dichiarato che “l’abrogazione della neutralità della rete consentirebbe ai provider di servizi Internet di mettere i loro profitti davanti ai consumatori”.

In realtà ancora non tutto è perduto. La decisione della FCC deve affrontare una serie di problemi legali in tribunale, anche da parte dei pubblici ministeri e resta ancora il voto del Senato, la prossima settimana, che potrebbe non varare le nuove norme, ma le possibilità che accada sono davvero basse.

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