In generale, si crede che le connessioni WiFi siano più veloci di quelle mobili, è per questo che gli smartphone più popolari come ad esempio l’iPhone si agganciano automaticamente alla rete WiFi più vicina. Ma secondo i dati di un recente studio questa credenza non risponde al vero in diversi paesi
Secondo i dati raccolti da OpenSignal, società specializzata nel mappare la copertura wireless, su un campione di 80 paesi ben 33 mostrano che al contrario le reti mobili sono più veloci del WiFi.
E ciò vale non soltanto nei paesi emergenti. Ad esempio, in Australia, Grecia, Libano e Myanmar il mobile broadband è 13 volte più rapido delle connessioni tramite hotspot WiFi. Fra le ragioni di questo risultato la maggior semplicità di realizzare celle rispetto alla necessità di posare dei cavi.
Image: Open Signal
Alcuni anni fa, il WiFi era più rapido e in generale forniva una user experience migliore per gli utenti. All’epoca i pacchetti dati prevedevano extra costi superiori per chi superava i tetti mensili, il 2G e il 3G erano nettamente più lenti delle odierne reti Lte.
Oggi, con il 5G alle porte, è tempo che i produttori di device si adeguino alle mutante condizioni e superino questo pregiudizio a favore del WiFi. Tanto più che le reti 5g saranno ancor più veloci dell’Lte e supereranno la perfromance dell’Lte e del WiFi anche in paesi come gli usa, dove il WiFi è diffusissimo.
In altre parole, secondo il report di OpenSignal, è tempo che operatori e produttori di smartphone cambino il loro atteggiamento nei confronti del WiFi tenendo conto della miglior performance delle connessioni mobili.
