L’intervista

Luca Tomassini (vetrya): “L’Italia non riparte se non si investe sulle Tlc. Il 5G grande occasione di crescita”

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Intervista a Luca Tomassini (Ad Vetrya): "Ancora una volta è necessario investire nell’innovazione e nella formazione di risorse umane. È necessario cogliere i trend e fare scelte strategicamente consapevoli. Solo in questo modo le telecomunicazioni torneranno ad essere il motore dell’evoluzione digitale, guidando lo sviluppo economico, sociale e tecnologico del Paese".

Del ruolo strategico delle Tlc, sia per aver contribuito alla tenuta del Paese durante l’emergenza sanitaria Covid-19 sia per il rilancio dell’Italia, è fortemente convinto Luca Tomassini, presidente e Ad Vetrya e presidente di VatiVision.

Key4bizPerché le telecomunicazioni svolgono, secondo lei, un ruolo cruciale per l’Italia?

Luca Tomassini. È fuori dubbio che, dopo la resilienza durante l’emergenza Covid-19, le telecomunicazioni hanno svolto e svolgono un ruolo, direi strategico per la ripartenza del Paese. Non esistono servizi digitali, digital transformation senza le telecomunicazioni. Non esiste una ripartenza del Paese se non si investe sulle Tlc.

Key4bizIl settore è in crisi?

Luca Tomassini. Siamo il fanalino di coda in ambito Europeo. Sul fronte ricavi negli ultimi dieci anni siamo passati da 43 miliardi a 30 miliardi. Perché? Una delle cause riguarda sicuramente la concentrazione dei prezzi e la contrazione del comparto mobile, ma la cosa più importante è sempre racchiusa in una sola parola: innovazione. Non solo tecnologica, ma anche di modello di business. Sarebbe dunque questo il momento di grande trasformazione, ma mancano le risorse umane per farlo. Sembra un paradosso, ma è cosi.

Key4biz. Cosa manca all’Italia in questo settore strategico per il rilancio del Paese? 

Luca Tomassini. Non mancano gli investimenti, ma le competenze. Oggi in Italia gli investimenti che sono stati fatti per la costruzione delle reti sono importanti. Non faccio riferimento alle politiche di “creazione newco di unica rete” sì o no. Mi riferisco al fatto che la penetrazione delle reti broadband inizia ad essere rilevante e di qualità. Per non parlare della partita del 5G, altra grande occasione di crescita di sistema.

Non si studiano più le telecomunicazioni. I corsi di laurea in ingegneria delle telecomunicazioni si sono ridotti drasticamente da molti politecnici italiani. Sono stati assorbiti da altri corsi di laurea oppure trasformati in un semplice indirizzo di specializzazione.

Key4bizIl settore delle telecomunicazioni non rappresenta più un mercato appetibile? 

Luca Tomassini. È un gravissimo errore. 

Key4biz. Come risolvere il problema?

Luca Tomassini. Dobbiamo attirare gli investimenti verso l’università e la ricerca. Collaborazione tra università e aziende, accelerazione dell’evoluzione tecnologica e sviluppo di competenze più utili e adatte al mercato del digitale. Un mercato che è si cambiato, ma che necessita dei fondamentali per svilupparsi. E solo chi conosce il mondo delle telecomunicazioni può assicurarli.

Key4biz. Cosa si sente di dire ai sindaci che dicono no alle antenne 5G?

Luca Tomassini. Un altro paradosso del segmento telecomunicazioni chiama in causa anche i soggetti istituzionali. Tipico esempio è il 5G, la nuova rete capace di sostenere concretamente lo sviluppo economico del sistema Paese e la trasformazione digitale in atto. In questo contesto mi limito a commentare la costituzione in molti Comuni italiani di associazioni “No5G” e l’onda lunga delle fake news alimentata da coloro che spargono sui social network false credenze sul fantasioso nesso fra 5G e diffusione del coronavirus e false notizie sulla salute che però si stanno trasformando in un fenomeno più preoccupante di vandalismo, con le prime antenne date alle fiamme anche in Italia

Per non parlare dei sindaci, sono più di 200 in Italia, che negano i permessi per l’installazione delle antenne. Mi limito solo a chiedere a tutti gli amministratori di informarsi sui severi limiti delle emissioni elettromagnetiche, che peraltro in Italia sono tra le più basse della UE (6 V/m) e che l’avvento del 5G non cambia le cose riguardo alle soglie di emissione degli standard in essere.

Per questo motivo le istituzioni devono riflettere e capire rapidamente questi cambiamenti, costruendo nel contempo un sistema normativo in grado di resistere ad un impatto di questo tipo, anticipando i possibili rischi portati da questa tecnologia.

Key4bizInfine, il settore delle Tlc come puà ripartire e diventare di nuovo motore del presente e del futuro del Paese?

Luca Tomassini. Le telecomunicazioni sono la spina dorsale del Paese e il motore attivo per il nuovo mondo del Cloud Computing. Il mondo che sosterrà lo sviluppo del digitale nei prossimi anni. Come detto prima non esistono servizi digitali, digital transformation realizzata dal cloud computing senza le telecomunicazioni. 

Il comparto telecomunicazioni è un gigante che deve rialzarsi dopo un lungo periodo di immobilità, ma per riprendere a camminare deve rafforzare i suoi piedi di carta. Da crisi di questo tipo ci si può rialzare più forti. I punti di debolezza possono essere trasformati in punti di forza. Bisogna mettersi in discussione qualche volta. 

Ancora una volta è necessario investire nell’innovazione e nella formazione di risorse umane. È necessario cogliere i trend e fare scelte strategicamente consapevoli. Solo in questo modo le telecomunicazioni torneranno ad essere il motore dell’evoluzione digitale, guidando lo sviluppo economico, sociale e tecnologico del Paese.