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Kubilius all’Esa: “Abbiamo bisogno di comunicazioni satellitari sicure, meglio di Starlink. Iris2 pronto entro il 2030”

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Il Commissario europeo Andrius Kubilius alla riunione ESA sottolinea l'importanza di un sistema di Difesa europeo integrato con lo Spazio, evidenziando la necessità di autonomia e comunicazioni satellitari sicure.

Pax Europaea, Spazio e Difesa: il Commissario Kubilius chiama all’azione gli Stati membri dell’ESA

C’è in tempo di pace e un tempo di guerra. Nel primo caso si vive e si lavora in un certo modo, nel secondo in un altro. Sembra un concetto banale, ma quando ad esprimerlo è un Commissario europeo le cose cambiano e tutto assume un tono di massima serietà.

Se vogliamo la pace in Europa dobbiamo essere pronti a essere autonomi ed indipendenti. Come ha affermato la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen: ‘Non possiamo lasciarci sviare dai cambiamenti epocali che stiamo affrontando’. La Pax Europaea è nostra responsabilità strategica. Ma una vera pace è impossibile senza un’adeguata capacità di difesa indipendente”, ha dichiarato il Commissario per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, in una riunione degli Stati membri dell’Agenzia spaziale europea (ESA).

Nel suo intervento, Kubilius ha parlato di “tempesta perfetta”, di una situazione molto critica relativa alla guerra in Ucraina, all’aggressività della Russia su scala globale, alla nuova politica estera degli Stati Uniti (il ritiro dall’Europa e lo spostamento verso l’area dell’Indo-Pacifico, di fronte alla quale ormai è messa l’Europa tutta e a cui insieme bisogna trovare una risposta rapida ed efficace, che non può che passare per un sistema di Difesa moderno, tecnologicamente avanzato, comune e fortemente integrato al dominio spaziale.

Difesa e Spazio sono due aree di intervento inseparabili al giorno d’oggi: “Non si può avere un sistema di Difesa efficace e in grado di entrare in azione in tempi rapidi senza una pari capacità di azione nello Spazio”, ha sottolineato Kubilius.  

Kubilius: “Dobbiamo poter contare su comunicazioni satellitare più sicure, migliori di Starlink

Quindi parliamo di dati di geointelligence dallo Spazio, servizi di posizionamento e timing di navigazione ad alta precisione e massima sicurezza, in grado di resistere ad azioni di jamming e spoofing, ma soprattutto, ha affermato Kubilius, lanciando una stoccata agli Stati Uniti e a SpaceX di Elon Musk, abbiamo la necessità di poter contare su “comunicazioni satellitari sicure e più affidabili di Starlink”.

Insieme all’ESA, stiamo implementando il nuovo sistema IRIS2 per comunicazioni satellitari sicure, che sarà operativo entro il 2030”, ha aggiunto il Commissario europeo e “a partire da questa estate avremo il sistema GOVSATCOM, in cui metteremo in comune e condivideremo le risorse nazionali esistenti”.

Per Kubilius non solo si tratta di sfruttare la leadership spaziale per migliorare la nostra capacità comunitaria di Difesa, ma bisogna anche lavorare per una migliore difesa dello Spazio. È qui che secondo il Commissario ci si deve impegnare per proteggere i nostri asset strategici.

L’Unione deve dimostrare maggiore autonomia nei trasporti spaziali, nel posizionamento e nella logistica in orbita, nella difesa delle costellazioni satellitari da qualsiasi minaccia. Qui è centrale la sinergia tra Commissione europea, stati membri dell’Unione e Agenzia spaziale europea.

I prossimi passi di UE e ESA

Kubilius ha ripetuto più volte il concetto di “leadership europea”, di “presenza europea nell’economia orbitale, cislunare e lunare”, di andare oltre all’attuale frammentazione interna in nome di una cooperazione forte tra Unione e ESA.

Entrano quindi in gioco la Strategia spaziale europea per la sicurezza e la Difesa, il sistema di osservazione terrestre (Earth observation governmental service) e il lavoro congiunto di tutti gli Stati membri dell’Unione ad un High-level User Requirements Document, che dovrebbe essere pronto per il prossimo autunno, redatto su studi industriali paralleli e un piano di iniziative concordato tese a rafforzare la Strategia e l’autonomia spaziale.

Il prossimo mese la Commissione pubblicherà il nuovo piano di spesa settennale e in esso saranno contabilizzate anche le risorse per necessarie per finanziarie i piani spaziali europei, vecchi (vedi Galileo e Copernicus) e nuovi (probabile un fondo spese superiore ai precedenti 16 miliardi di euro).

Il prossimo novembre, inoltre, gli Stati membri dell’ESA si riuniranno a Brema per pianificare il fabbisogno finanziario dell’Agenzia per i prossimi tre anni che potrebbe anche superare i 21 miliardi di euro. A questa cifra approssimativa si dovranno aggiungere anche ulteriori risorse e fondi necessari alla realizzazione di una nuova costellazione satellitare finalizzata all’osservazione terrestre e il potenziamento dei sistemi di Difesa.

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