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Guerra al contante: ecco la roadmap della Commissione Ue

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La Commissione Ue ha pubblicato un piano per ridurre in maniera armonizzata l’utilizzo del contante nell’Unione in ottica anti-terrorismo e anti-evasione. Ma non tutti sono d'accordo.

La Commissione Europea dichiara guerra al contante, lo strumento di pagamento più diffuso per il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e di attività criminali in genere. L’obiettivo della Commissione, che ha da poco pubblicato la sua roadmap, uno studio d’impatto per innalzare i limiti di pagamento in contante e avviare il processo nel 2018, è ridurre l’utilizzo del cash nella Ue e promuovere forme di pagamento digitale, facilmente tracciabili, in ottica anti-evasione.

Un’ottima proposta della Commissione, che si scontra però con un folto stuolo di detrattori, soprattutto cittadini comuni che non vogliono rinunciare al cash. Un esempio per tutti è Tuomas Malinen, un ricercatore dell’Università di Helsinki che ha dato voce alla preoccupazione di molti.

 

“L’obiettivo finale dell’iniziativa della Commissione è lodevole – scrive Malinen nel suo blogma mettere al bando il contante limiterebbe le libertà personali dei cittadini europei assoggettandoli all’arbitrio della Banca Centrale Europea (Bce), a quella degli stati nazionali e della Commissione”.

Un rilievo, quest’ultimo, su cui la stessa Commissione Ue concorda, ammettendo non solo che il cash è lo strumento di pagamento più utilizzato dai cittadini Ue, A Bruxelles sanno bene che i cittadini vogliono essere liberi di pagare come vogliono, anche in contanti se lo desiderano.

Ma la libertà dei cittadini Ue di pagare in contanti potrebbe essere messa in discussione in nome della lotta al terrorismo e al riciclaggio. La Commissione nella sua roadmap ricorda che molti paesi hanno già fissato limiti piuttosto severi per l’uso di grosse somme di contante.

C’è un motivo per agire a livello Ue, perché in alcuni Stati esistono limitazioni nell’utilizzo del contante, mentre in altri non è così, il che consente grossi movimenti transfrontalieri di denaro contante in violazione alle restrizioni dei singoli Stati.

Il sito specializzato valuewalk.com ha realizzato un’approfondita analisi della road map europea per limitare l’uso del contante.

I paesi Ue si muovono in ordine sparso. La Francia, per esempio, ha dichiarato illegale fare acquisti in contanti sopra i mille euro.

Inoltre, ogni deposito o ritiro di denaro sopra i 10mila euro nell’arco di un mese va comunicato alle autorità.

L’Italia ha vietato i pagamenti in contanti sopra i 3mila euro, la Spagna ha fissato il limite a 2.500 euro.

La Banca Centrale Europea ha annunciato l’anno scorso lo stop all’emissione di banconote da 500 euro, il taglio più utilizzato per il riciclaggio di denaro.

Tutte queste misure, però, non sono sufficienti secondo la Commissione Europea, a garantire misure di contrasto sufficienti nei confronti della criminalità organizzata.

C’è da dire però che il contante resta uno strumento assai diffuso per effettuare pagamenti. Secondo recenti stime di Gallup, il 24% degli americani preferisce di norma il contante per la maggior parte dei suoi acquisti, rispetto a carte di debito, di credito, assegni, trasferimenti bancari e PayPal.

Il contante resta la prima opzione di pagamento per la maggior parte dei micro pagamenti sotto i 10 dollari, ma anche per il 20% degli acquisti sopra i cento dollari.