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Fake news, il Parlamento corre ai ripari: ecco il ddl contro le bufale sul web

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Presentato dalla senatrice Adele Gambaro (Ala-Sc): ‘L'informazione su internet risponda alle stesse norme editoriali della stampa e dei TG per evitare il diffondersi di notizie false che su internet riescono pericolosamente a risultare credibili’

Dopo la guerra dichiarata soprattutto da Laura Boldrini, presidente della Camera, e da Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust, alle bufale sul web il Parlamento corre ai ripari contro le fake news. A mettere nero su bianco la sfida agli over the top è la senatrice Adele Gambaro (Ala-Scclp) autrice del disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica”.

“Un primo passo per aprire un dibattito più ampio che non riguardi solo il mondo politico ma tutta la società civile”, ha dichiarato Gambaro, che domani 15 febbraio alle 11:30, nella Sala Caduti di Nassirya, al Senato, presenterà in una conferenza stampa il testo del disegno di legge. Un disegno di legge bipartisan perché, ha spiegato la senatrice, i firmatari appartengono a diversi schieramenti politici: Pd come Forza Italia, Lega Nord, Cor, gruppo per le Autonomie e del Misto abbracciando quasi tutto l’arco costituzionale. “Una battaglia a tutela dei cittadini che non deve lasciare fuori nessuno. Il provvedimento che ho presentato è un primo passo per aprire un dibattito più ampio che non riguardi solo il mondo politico, ma tutti gli attori della società civile”, ha concluso Gambaro.

Adele Gambaro, la sua battaglia contro le fake news

Il 25 gennaio scorso l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato il rapporto “Media online e giornalismo: sfide e responsabilità” redatto proprio da Adele Gambaro. “Un risultato importantissimo”, ha commentato la senatrice, che ha illustrato la relazione alla Plenaria dell’organizzazione internazionale di Strasburgo. L’obiettivo, quello che il Consiglio d’Europa chiede ai 47 Stati membri, è disciplinare l’informazione online come avviene per quella offline, usando gli strumenti già a disposizione negli ordinamenti giuridici nazionali, le leggi contro le informazioni false, illegali e lesive della dignità personale per contrastare la diffusione di notizie distorte, che quotidianamente inondano internet, consentendo per esempio ai colossi della rete l’uso di selettori software per rimuovere i contenuti falsi, tendenziosi, pedopornografici o violenti.

In questo contesto, ha aggiunto la senatrice, “é fondamentale aggregare la collaborazione digitale tra i diversi Paesi, oggi ancora carente”. “Se l’informazione diventa disinformazione”, ha concluso Gambaro, “i mezzi di comunicazione di massa possono, inoltre, essere utilizzati anche a fine di propaganda e si rischia che notizie manipolate vengano adoperate per influenzare l’opinione pubblica in maniera distorta”.

Agcom: diritto di rettifica anche per il web

Il diritto di rettifica esteso dalla stampa al web. È lo strumento cui sta lavorando l’Agcom contro il fenomeno delle bufale in rete: ad annunciarlo è stato il presidente dell’Autorità Angelo Marcello Cardani aprendo i lavori del workshop ‘Sicuri sul web per una navigazione consapevole’ alla Camera. L’obiettivo è “estenderlo dalla stampa al web. Credo”, ha dichiarato Cardani, “che nelle prossime settimane o mesi, ma non tanti, riusciremo a mettere a punto uno strumento che potrà essere usato per correggere le fake news”.