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ePayment: la Svezia sempre più vicina a diventare un paese ‘senza contante’

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Secondo uno studio condotto dai ricercatori del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, ci sono in circolazione soltanto 80 miliardi di corone (8,5 miliardi di euro circa), in calo rispetto ai 106 miliardi di corone nel 2009.

Mentre in Italia la legge di stabilità per il 2016 prevede l’innalzamento della soglia per pagare in contanti da  999,99 a 3 mila euro (limite oltre il quale si dovrà necessariamente usare uno strumento di pagamento ‘tracciabile’), la Svezia prosegue il cammino verso l’obiettivo di società ‘cash-free’, ovvero libera dal denaro contante.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, in un paese in cui le carte di pagamento sono utilizzate anche per le spese più piccole, ci sono in circolazione soltanto 80 miliardi di corone (8,5 miliardi di euro circa), in calo rispetto ai 106 miliardi di corone nel 2009.

E di questa cifra, solo una percentuale tra il 40-60% è in circolazione, spiega quindi il ricercatore Niklas Arvidsson: il resto è stipato in cassette di sicurezza o nelle case degli svedesi.

“Il contante è ancora un importante mezzo di pagamento in molti mercati, ma questo non è più valido in Svezia, dove l’uso del contante sta diminuendo rapidamente”, ha detto ancora Arvidsson.

Tra i mezzi di pagamento più diffusi nel paese, c’è l’app Swish, sviluppata sei banche svedesi (Danske Bank, Handelsbanken, Länsförsäkringar Bank, Nordea, SEB e Swedbank) e che consente ai consumatori di effettuare pagamenti in tempo reale utilizzando il proprio telefono cellulare e di utilizzare e di trasferire denaro sul conto corrente di qualcun altro.

Oltre 120 mila nuovi utenti al mese scelgono di usare l’app, che a dicembre 2014 aveva totalizzato transazioni per 181 milioni di euro.

Va da sé che diverse banche svedesi hanno filiali digitali al 100% che non accettano denaro contante.

Un sistema che oltre a semplificare e ridurre i costi, aggiunge anche un che di trasparenza.

“Presso gli uffici che gestiscono banconote e monete, i clienti devono spiegare da dove viene il denaro, secondo i regolamenti anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo” e il personale della banca è tenuto a presentare un rapporto alla polizia in caso di operazioni sospette.

Certo, il sogno di una nazione completamente cash-free non è proprio dietro l’angolo – sono molte ancore le fasce di popolazione, dagli anziani ai senza fissa dimora, che non hanno troppa dimestichezza col computer o col cellulare – ma di sicuro la Svezia è sulla buona strada molto più di altri paesi (ogni riferimento non è puramente casuale).