l'intervista

Enterprise 4.0. Innovare per competere, la vera sfida dei giovani. Intervista ad Alessandro Arioldi (Confindustria Bergamo)

di Neosperience Team |

Le imprese che vogliono competere nel mercato globale hanno necessità di sviluppare una cultura aziendale che incoraggi e ricompensi la creatività innovativa. Per questo motivo abbiamo rivolto qualche domanda ad Alessandro Arioldi, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

“Innovare per competere” è la visione scelta dal Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo. Il Gruppo vuole lanciare al nostro territorio un messaggio  forte: “Innovare per competere”.  L’innovazione è il motore della crescita. Il futuro di un’azienda dipende dalla capacità di introdurre più rapidamente dei nostri concorrenti le innovazioni più significative. Il futuro ci riserva molte sfide. Per vincere una concorrenza sempre più globale è cruciale che introduciamo prodotti sempre nuovi e perfezioniamo quelli esistenti.

Le imprese che vogliono competere nel mercato globale hanno necessità di sviluppare una cultura aziendale che incoraggi e ricompensi la creatività innovativa.

Se l’impresa vuole essere veramente competitiva deve riuscire a creare un ecosistema nel quale partecipare e contribuire alla pratica innovativa. In quest’ottica l’innovazione diviene un metodo che sistematizza, mette in pratica e valuta adeguatamente le proposte innovative provenienti dall’interno e dall’esterno dell’azienda. Per creare un “ambiente culturale” favorevole all’innovazione, imprenditori, dipendenti, università e mondo politico devono essere consapevoli e convinti che l’unica vera risorsa competitiva per il sistema industriale, nella società dell’informazione e dei servizi è “la conoscenza”.

Innovazione di prodotto: il miglioramento di un prodotto esistente o creazione di un nuovo prodotto che soddisfi nuove esigenze del cliente sotto l’aspetto qualitativo, del contenuto tecnologico o delle prestazioni, e che permetta di mantenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

Innovazione di processo: è una innovazione tecnologica che ha per oggetto un processo produttivo o un modo di produzione. L’innovazione di processo aumenta l’efficienza di un processo produttivo ottenendo una riduzione dei costi produttivi unitari e della produttività. Innovazioni di modello di business: si intende l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche che permettono all’azienda di creare, distribuire e acquisire valore.

Startup: le nuove imprese che nascono spesso sull’onda delle tecnologie digitali costituiscono un grande stimolo al cambiamento. Per questo meritano un grande spazio. Mettere in comunicazione queste aziende con il sistema industriale bergamasco è fondamentale.

Progetti di Ricerca & Sviluppo: investire in un progetto di R&D per molte aziende significa fare attività di ricerca per ottenere un ritorno non nel breve ma nel medio-lungo termine.

Per queste ragioni esistono numerosi strumenti di finanziamento ed agevolazione sia attraverso la normativa italiana sia di derivazione europea. In questo senso la rubrica vuole dare evidenza a chi si è reso protagonista in questa direzione.

Qualche domanda ad Alessandro Arioldi Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo.

Neosperience. Come si può oggi comunicare l’innovazione?

Alessandro Arioldi. Chi parla di Innovazione oggi ha una grandissima responsabilità e deve saper valutare il valore della stessa in modo molto pragmatico. Non dobbiamo ad esempio raccontare che tutte le Startup e tutti i progetti aziendali sono fantastici per definizione, ma bisogna saper identificare e dare spazio a quelli realmente rivoluzionari. In questa rubrica abbiamo costituito infatti un comitato scientifico che metterà in evidenza i progetti in grado di ispirare maggiormente gli imprenditori.

Neosperience. Quali sono gli errori di comunicazione che spesso chi innova commette?

Alessandro Arioldi. Il primo errore è di sottovalutare il processo di comunicazione stesso. Molto spesso la startup ma anche l’azienda già consolidata è principalmente concentrata sul contenuto tecnico dell’idea.  Bisogna sapere trasformare la propria idea in una “storia emozionante” che sia facilmente comprensibile sia al proprio target ma anche in senso lato al pubblico. Anche una persona che non appartiene al dominio tecnico di un progetto potrebbe essere un investitore o un ambasciatore dello stessa.

Neosperience. Come vedi l’innovazione nel sistema industriale bergamasco?

Alessandro Arioldi. E’ una domanda complessa perché esistono tantissime situazioni sul territorio. Il digitale potrebbe portare tantissime novità per molte realtà. Bisogna sempre più provare a ripensare al proprio prodotto in modo diverso da come si è abituati ,correlato a servizi che lo arricchiscano di contenuti o anche sconnessi ma a valore per il target.  L’obiettivo sia nel mondo dei brand ma anche delle aziende “business to business” è quello di consolidare e fidelizzare i rapporti con il proprio cliente.

Neosperience. Anche il modello di business diventa molto importante?

Alessandro Arioldi. Spesso il lancio di un progetto innovativo rende necessario rivoluzionare la propria “dinamica di business” ed il modo di “monetizzare” la relazione con il cliente.  Ad esempio un’azienda che produce un macchinario potrebbe andare verso la prospettiva del noleggio mentre un’azienda che vende prodotti di consumo nei supermercati potrebbe volere vendere online instaurando una relazione diretta.