Torri

Ei Towers punta a Inwit per ostacolare l’avanzata straniera in Italia?

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Duello serrato per Inwit. Quanto sarà disposta a mettere sul piatto Ei Towers per assicurarsi una posizione leader sul mercato delle torri tlc?

Riflettori puntati sulle mosse di Ei Towers. La società delle torri controllata da Mediaset (40%) sta puntando al 45% di Inwit messo in vendita da Telecom Italia.

Il 40% della società è stato quotato in Borsa a giugno portando nelle casse di Telecom 875,3 milioni di euro.

L’altro principale contendente di questa short list è la spagnola Cellnex, ma in corsa ci sono anche Providence e American Tower.

Dopo la tentata scalata a RaiWay, adesso Ei Towers rivolge maggiormente l’attenzione alle torri tlc – senza tralasciare anche l’interesse per le nuove opportunità che arrivano dall’Internet of Things – e su questa scia a fine ottobre ha acquisito il 100% del capitale sociale di 13 società che gestiscono 171 postazioni di trasmissione ospitanti in prevalenza operatori di telecomunicazioni mobili per un prezzo complessivo di circa 37,5 milioni di euro.

Precedentemente Ei Towers, attraverso Towertel, aveva già completato 15 acquisizioni societarie nel settore per un investimento totale di circa 55 milioni.

Restano da ultimare transazioni stimate in 15 milioni soggette unicamente al completamento della fase di due diligence che dovrebbero essere chiuse tra la fine del 2015 e l’inizio del nuovo anno.

Ei Towers al lavoro

 

La società di Mediaset dovrebbe correre da sola per Inwit e avrebbe trovato già alcune banche disposte a finanziare l’operazione. Tempo fa l’azienda aveva anche studiato un’operazione con Wind.

Gli spagnoli sono agguerriti e si giocheranno con ogni probabilità il tutto per tutto. La posta è alta.

Ma quanto sarà disposta a mettere sul piatto Ei Towers?

Il gruppo ha dato da tempo una virata verso i servizi tlc e, dopo lo scacco di RaiWay, potrebbe voler chiudere a proprio favore questo acquisto che sicuramente ridisegnerebbe l’intero perimetro di Ei Towers, dandogli un peso maggiore e notevole sul mercato.

Gina Nieri, consigliere d’amministrazione di Mediaset, è della convinzione che in Italia serva un operatore unico delle torri. Lo aveva fatto commentando la salta operazione con RaiWay per chiedere al governo di rivedere il vincolo del 51% in mano pubblica che riguarda la società della Rai.

L’amministratore di Ei Towers, Guido Barbieri, precisava che “…la presenza di operatori internazionali che si dichiarano molto aggressivi sul mercato italiano dovrebbe far riflettere sull’importanza di avere un operatore con le spalle larghe”.

Non a caso per il nuovo anno l’azienda ha annunciato che sulle proprie torri darà maggiore spazio ai player di telecomunicazione mobile oltre a quelli televisivi.

Manovre in linea con il progetto di creare un robusto polo unico delle torri.

In altre parole Ei Towers dimostra chiaramente la propria ambizione a non voler giocare un ruolo secondario in questa partita, mettendo in pancia anche torri per i servizi tlc.

Perché interessa Inwit?

La tower company di Telecom Italia è un ghiotto boccone per chi opera nel settore, essendo leader di mercato con 11.500 siti di gestione.

Dopo Inwit ci sono Vodafone (11.300 siti), Hutchison (7800), Galata di Cellnex (8 mila), Wind (2 mila) e infine Ei Towers (circa 1500).

Per la controllata di Mediaset non sarà facile chiudere a proprio favore l’operazione con Inwit.

Intanto perché ha davanti un competitor agguerrito come Cellnex che da mesi sta già lavorando al dossier Inwit e sta andando come un treno sul mercato delle torri, tant’è che ha già rilevato quelle di Wind, confluite in Galata, e quelle di Atlantia.  Il suo obiettivo è chiaro da tempo ormai: portare sotto il proprio ombrello anche le torri di Telecom Italia, costi quel che costi.

E per farlo sta già trattando anche con possibili partner. Secondo alcune indiscrezioni, Cellnex vorrebbe tirare dentro l’operazione anche F2i che ha già manifestato interesse per le torri di Telecom.

Restano però ovviamente alcuni nodi da sciogliere.

Intanto il futuro assetto societario di questa new co in cui dovrebbe essere presente anche Telecom Italia con una quota del 15-20% circa.

E poi i possibili problemi antitrust vista la posizione di forza di Cellnex sul mercato delle torri.

Si prospetta un duello serrato tra i due contendenti che potrebbe riservare delle interessanti sorprese.