Digitale terrestre

DVB-T2, Mirella Liuzzi ‘Serve campagna informativa per i cittadini’

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Oggi al Mise nuova riunione del Tavolo TV 4.0. Mirella Liuzzi su contributo decoder: 'E' nostro obiettivo incrementare gli attuali 151 milioni di euro richiedendo un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei cittadini ammessi ad usufruire del contributo'.

Oggi al Mise nuova riunione del Tavolo TV 4.0, presieduto dal Sottosegretario Mirella Liuzzi, con i rappresentanti delle autorità competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria. Lo scrive il Mise in una nota, aggiungendo che la migrazione del sistema televisivo al nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2 dovrà essere accompagnato da un’opportuna campagna di informazione rivolta ai cittadini.

I partecipanti al tavolo di oggi – aperto, si legge nella nota, dal Consigliere per le comunicazioni e l’innovazione Marco Bellezza – si sono confrontati su alcuni temi:

• i criteri e le modalità di erogazione di indennizzo per le tv locali che dovranno lasciare le frequenze 700 Mhz per fare posto agli operatori Tlc;

•  il calendario di dettaglio della road map della prima fase dello spegnimento delle reti delle aree tecniche;

• i prossimi adempimenti di competenza dell’AGCOM previsti dalla legge;

• i contenuti del decreto interministeriale MiSE-MEF per l’erogazione dei contributi a favore dei cittadini per l’acquisto di smart TV e decoder di prossima pubblicazione;

• le prime iniziative da mettere in campo per comunicare ai cittadini il passaggio al DVBT-2.

Il Sottosegretario Liuzzi ha sottolineato come sia “fondamentale accompagnare la transizione del sistema radiotelevisivo al DVB-T2 con opportune campagne e azioni informative coordinate dal MiSE, per guidare i cittadini nel cambiamento tecnologico. A tal riguardo, abbiamo invitato gli operatori televisivi a presentare in tempi brevi una proposta per un piano di comunicazione condiviso e unitario”.

Con riferimento all’erogazione dei contributi per l’acquisto dei decoder e Smart TV è stato confermato che gli stessi partiranno dal prossimo mese di dicembre, in seguito alla pubblicazione del decreto MiSE – MEF, previsto in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni.

A questo proposito il Sottosegretario Liuzzi ha aggiunto: “è nostro obiettivo incrementare gli attuali 151 milioni di euro richiedendo un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei cittadini ammessi ad usufruire del contributo”.

Con gli operatori di rete nazionali si verificherà la disponibilità a ospitare nei propri mux un segnale che consentirà ai cittadini di appurare facilmente l’adeguamento o meno del proprio televisore ai nuovi standard innovativi.

L’erogazione del contributo per tv e decoder avverrà mediante una piattaforma telematica messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, presso la quale si dovranno registrare tutti i venditori operanti in Italia (compresi quelli del commercio elettronico) secondo modalità operative che saranno rese pubbliche sul sito internet del Ministero dello sviluppo economico. Il valore massimo del contributo è pari a 50 euro e potrà essere inferiore laddove il prezzo dell’apparato che l’utente intende acquistare sia inferiore a tale cifra, in quanto il contributo è riconosciuto all’acquirente sotto forma di sconto praticato sul prezzo finale di vendita. Ai venditori verrà poi riconosciuto il rimborso dello sconto praticato all’utente finale, mediante un credito d’imposta.

Per la transizione al nuovo standard, sono stati appunto stanziati 151 milioni di euro come previsto della Legge di Bilancio 2019, come sostegno per l’acquisto di apparecchiature televisive idonee al DVB-T2, tra cui decoder e smart tv.

Gli utenti beneficiari del contributo saranno i cittadini con reddito ISEE I e II fascia, ma l’obiettivo è di ampliare la platea.

L’arrivo del nuovo standard consentirà di vedere i programmi televisivi in ultra-HD e soprattutto abiliterà i servizi interattivi.

La transizione in questione è funzionale alla liberazione della banda 700 Mhz per il 5G e allo stesso tempo necessaria per continuare a vedere il digitale terrestre, canali a pagamento inclusi, a meno che il televisore che si possiede non sia già abilitato al DVB-T2.