Lo scontro

Diritti Serie A. la Lega non riapre a Mediapro, trattative private al via

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Dopo il parere legale negativo degli avvocati della Lega sulle garanzie per 1,6 miliardi di euro presentate ieri in extremis dal gruppo spagnolo si preparano i pacchetti in vista delle trattative private. Sky in pole position.

La Lega Serie A archivia Mediapro e si prepara a commercializzare da subito autonomamente con trattative private i diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021. Questo l’esito dell’assemblea dei club di Serie A che si sono riuniti oggi, dopo il parere negativo degli avvocati sulle garanzie spagnole per 1,6 miliardi di euro arrivate ieri (a tempo ormai scaduto), visto che Mediapro non ha presentato la fideiussione di 1,2 miliardi entro i sette giorni previsti dalla delibera per la risoluzione del contratto, votata all’unanimità dai club il 28 maggio.

“Il contratto con Mediapro da mezzanotte si è di fatto risolto”, ha confermato il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, ribadendo che l’assemblea ha ritenuto le garanzie degli spagnoli “non conformi con il bando, quindi inaccettabili, sotto diversi punti di vista, formali e quantitativi”. “I 64 milioni già versati da Mediapro? Io sono ligio e fedele ai contratti – ha risposto Miccichè -, e il contratto prevedeva una caparra, che è stata incamerata e resterà nelle casse della Lega”.

Gli avvocati della Lega bocciano garanzie di Mediapro

Gli avvocati della Lega calcio, riferisce l’Agi, hanno analizzato la scorsa notte l’ultima documentazione presentata in ordine di tempo da Mediapro, l’intermediario spagnolo che si era aggiudicato i diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018-2021. Un contratto che la scorsa settimana è stato rescisso perché, appunto, Mediapro non aveva versato la fideiussione da 1,2 miliardi prevista dall’accordo.

A questa rescissione, in zona Cesarini, gli spagnoli hanno risposto presentando un’ulteriore documentazione con garanzie per 1,6 miliardi di euro, con la speranza quindi di rientrare in gioco ed evitare una trattativa privata che vede in pole position Sky.

I legali della Lega però hanno concluso che questi documenti non sono “in nulla conformi e rispondenti al bando”.

In particolare, gli 1,6 miliardi offerti a garanzia “non sono garanzie a prima richiesta” (esigibili cioè dietro semplice richiesta in banca). Inoltre, per i legali questa somma “è fornita da soggetti terzi rispetto a Mediapro”, con ogni probabilità dai cinesi di Orient Hontai, in predicato di perfezionare il loro ingresso in Imagina, la controllante di Mediapro con una quota di maggioranza.

Non trattandosi di una garanzia emessa direttamente dagli spagnoli, La Lega non potrebbe dunque incassarla direttamente da loro, e con ogni probabilità, se necessario, dovrebbe imbarcarsi in un’azione giudiziaria in Cina. Insomma, troppe incognite.

“Se invece accettassimo l’impegno che ci ha offerto Mediaproragionavano ieri in Lega – accetteremo l’ipotesi di un salto nel vuoto. Se, facciamo un esempio, tra due anni Mediapro non riuscisse a sostenere la scommessa che ha appena vinto in Francia e interrompesse i pagamenti della Serie A noi dovremmo fare una causa in Cina per avere giustizia. E a oggi nemmeno sappiamo come si chiamano quelli che hanno firmato questi documenti”.

Infine, concludono le fonti Agi, “la lettera di ‘certificazione’ sul patrimonio delle società cinesi” a garanzia della cifra di 1,6 miliardi proposta, “è stata redatta non da Kpmg audit, che è il revisore e quindi pubblico ufficiale, ma da Kpmg advisory che non ha alcun valore legale”.

Inoltre, hanno sottolineato gli avvocati, Mediapro ha ritirato l’offerta fatta la scorsa settimana di mettere a garanzia 186 milioni di euro in un conto, sostituendola da questo insieme di documenti.

Cosa succede ora

Non mancano le incognite, difficile che i club possano pareggiare il miliardo e 50 milioni prospettato da Mediapro, che nel frattempo ha vinto il bando per la Ligue1 francese mettendo sul piatto 1,15 miliardi con una mossa a sorpresa che però non ha convinto la Lega a tornare sui suoi passi.

Operatori della comunicazione e intermediari indipendenti interessati devono farsi avanti fra le 14 di oggi alle 17 di giovedì. È scontata la presenza di Sky, al momento l’unica tv che promette una “offerta importante”.

Da verificare sono le intenzioni degli altri broadcaster potenziali acquirenti, da Perform a Tim, da Mediaset a Discovery, senza escludere a priori Mediapro, che potrebbe ripresentarsi non più come rivenditore ma come editore. Secondo alcune previsioni solo la combinazione dell’offerta di Sky con un’eventuale nuova offerta di Mediapro consentirebbe di restare attorno al miliardo.

Oggi verranno svelati i pacchetti con i prezzi minimi, già nel pomeriggio possono andare in scena i primi incontri, che si concluderanno alle 13 di venerdì 8 giugno. Dopo la prima fase di trattative, nella stessa giornata, l’assemblea della Lega, già convocata alle 13.30, potrà modificare i pacchetti, pubblicandoli entro le 18. Le offerte andranno presentate entro le 11 del 13 giugno. La Lega ha fretta di chiudere al più presto. Venerdì ci sarà una nuova assemblea per analizzare le prime offerte, l’obiettivo è chiudere entro la prossima settimana.

Pacchetti per i diritti tv

La Lega Calcio Serie A ha inoltre stabilito il prezzo minimo dei pacchetti per i diritti tv nel triennio 2018-2021, che è di 1,1 miliardi di euro (in crescita rispetto al bando precedente di 1,05 miliardi).

Nel dettaglio, secondo quanto disposto nel bando per assegnare i diritti televisivi della Serie A attraverso una trattativa privata e dalle “Condizioni, normative e schemi di offerta a pacchetti, sono due le opzioni previste.

La prima opzione di offerta riguarda la commercializzazione per piattaforma (satellitare, digitale terrestre, Iptv e telefonia). Per ogni piattaforma si potrà acquistare un pacchetto composto dalle partite di sette squadre di Serie A, comprese le prime quattro classificate nella passata stagione, e uno composto dalle altre 13 squadre.

La seconda opzione, invece, riguarda la commercializzazione per prodotto con esclusiva per fascia oraria. In questo caso, abbiamo un primo pacchetto, che si compone di 114 partite (per ciascuna stagione sportiva) suddivise in diverse finestre orarie (ore 18:00 del sabato, ore 15:00 e ore 20:30 della domenica), e un secondo di 152 partite, suddivise in quattro finestre orarie (partite delle ore 15:00 del sabato e della domenica, partite delle ore 18:00 della domenica e delle 20:30 del lunedì).

Un ultimo pacchetto, infine, riguarda 114 partite per tre giornate in altrettante finestre orarie (partita delle 20:30 del sabato, partita delle 12:30 della domenica, una sola partita delle 15:00 sempre di domenica).