Infrastrutture

Data center Lepida, avanti con virtualizzazione e nuove soluzioni storage

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Dall’hardware al software, proseguono gli aggiornamenti tecnologici dei data center Lepida in Emilia Romagna. Focus sugli ambienti storage e sui processi di virtualizzazione.

Continua il lavoro di realizzazione e aggiornamento delle infrastrutture informatiche della Regione Emilia Romagna. E continua l’impegno di Lepida nel rinnovare le tecnologie ICT dei propri sistemi e quindi di quelli regionali con particolare riguardo ai data center di Ravenna, Parma e Ferrara.

Negli ultimi mesi, si legge in una nota della società in house della Regione, sono stati introdotti nei server per l’erogazione virtual machine i nuovi processori Xenon intel.

Processori con 20 core a socket, esattamente come i processori della precedente famiglia v4 usati nei DataCenter Lepida – è spiegato dagli ingegneri di Lepida – ma che garantiscono un incremento delle performance, in termini di SPECint, del 17% (addirittura del 47% rispetto alla generazione v3 a 16 core) e, al contempo, una riduzione della potenza istantanea assorbita al massimo carico pari a 10 Watt (125 contro 135)”.

Ma non solo, perché gli aggiornamenti riguardano anche l’ambiente storage dei data center Lepida, per il quale “sono già state stabilite le sostituzioni dei primi apparati che erogano i servizi con performance standard, cioè un mix di dischi allo stato solido e rotanti, utilizzati per la gran parte dei workload”.

All’interno dei data center Lepida sono comunque già presenti apparati avanzati per ambienti “All flash”, che garantiscono processori più potenti, maggiore RAM a disposizione e ottime performance IOPS.

IOPS sta per “input/output operations per second”, che nel caso di Lepida vanno da oltre 200.000 a quasi 1 milione, per lo più frutto di accessi random.

In via di aggiornamento anche la “Storage Area Network per poter sfruttare al meglio il throughput garantito dagli storage.

Novità anche sul lato software: “per quanto riguarda gli ambienti di virtualizzazione “è già iniziata da qualche settimana la migrazione dalla versione 6.0 alla 6.5 di VMware VSphere”, mentre per l’infrastruttura di backup “è completata la fase preparatoria e inizia ora quella di deploy della nuova versione software”.