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Cybersecurity, Italia nella top ten dei Paesi sott’attacco. Fake news +117% nel 2016

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Rapporto Clusit: ‘Il 2016 è stato l’anno peggiore nell’evoluzione dei cyberattack: Sanità e Banking i settori più colpiti'. Internauti troppo ingenui con le mail: Phishing globale +1.166% in un anno.

Il nostro Paese è tra i 10 al mondo più colpiti dai criminali informatici. La vicenda del cyberspionaggio “Occhionero” e l’attacco alla Farnesina con Gentiloni ministro degli Esteri erano stati già degli importanti indicatori, e il governo è corso ai ripari sia con un decreto sia con la nascita di un Comitato nazionale per la ricerca in cybersecuirty. Ora si scopre che nel 2016 l’Italia è stata tra i principali bersagli dei cybercriminali: il dato è contenuto nel rapporto Clusit 2016 sulla sicurezza Ict presentato oggi a Milano in anteprima. L’edizione integrale dello studio sarà invece presentata al pubblico il 14 marzo in apertura di Security Summit. Il report contiene i dati relativi agli attacchi rilevati dal Security Operations Center (SOC) di Fastweb, che ha analizzato la situazione italiana in materia di cyber-crime e incidenti informatici sulla base di oltre 16 milioni di eventi di sicurezza accaduti nel 2016.

Il 2016 l’anno peggiore: 1.050 attacchi informatici nel mondo

Il 2016 è stato “l’anno peggiore di sempre in termini di evoluzione delle minacce cyber e del relativo impatto”, si legge nel report. 1.050 sono gli attacchi informatici registrati nel mondo.

 

In particolare a preoccupare maggiormente gli esperti del Clusit è la crescita a quattro cifre (+1.166%) degli attacchi compiuti con tecniche di Phishing /Social Engineering, ovvero mirati a “colpire la mente” delle vittime, inducendole a fare passi falsi che poi rendono possibile l’attacco informatico vero e proprio. Ma cresce anche il “Malware” comune (+116%) – tra cui vi sono i cosiddetti “Ransomware“, non più solo per compiere attacchi di piccola entità, tipicamente realizzati da cyber criminali poco sofisticati, dediti a generare i propri “margini” su grandissimi numeri, ma anche contro bersagli importanti e con impatti significativi.

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I settori più colpiti

La maggior crescita percentuale di attacchi gravi nel 2016 è avvenuta nei seguenti settori:

  • Sanità (+102%)
  • Grande Distribuzione Organizzata (+70%)
  • Banking /Finance (+64%).

Seguono le Infrastrutture Critiche, dove gli attacchi gravi sono aumentati del 15% rispetto allo scorso anno.

Cresce la ‘guerra delle informazioni’

In particolare, rileva lo studio, gli attacchi gravi compiuti per finalità di Cybercrime sono in aumento del 9,8%, mentre crescono a tre cifre quelli riferibili ad attività di Cyber Warfare, la “guerra delle informazioni” (+117%). Appaiono invece in lieve calo gli attacchi con finalità di “Cyber Espionage” (-8%) e Hacktivism (-23%). In termini assoluti Cybercrime e Cyber Warfare fanno registrare il numero di attacchi più elevato degli ultimi 6 anni.

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