Fase 2

Come garantire il rispetto del distanziamento sociale sui mezzi pubblici?

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Partendo dal presupposto che il trasporto pubblico deve necessariamente cambiare il modo di servire i propri clienti, la tecnologia può essere lo strumento discriminante per trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Digital Customer Experience (DCX) è una rubrica settimanale dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

La “Fase 2” ha portato di nuovo in strada milioni di italiani. Questi dovranno essere protetti non solo sul luogo di lavoro, ma anche durante il tragitto che li porta a esso, che per molti è possibile solo attraverso i mezzi pubblici. Come è possibile garantire il rispetto del distanziamento sociale su di essi?

Fase 2 e mezzi pubblici

Sebbene esistano delle difficoltà non indifferenti per la produzione, un ambiente industriale e un ufficio possono essere controllati e resi sicuri tramite il rispetto di semplici norme igieniche. Per quanto riguarda, invece, treni, autobus e metropolitane il discorso è completamente diverso.

Orari scaglionati e distanziamento mal si adattano a una realtà che convive per natura con l’assembramento. Anche durante le fasi più dure di questa crisi, a Milano è accaduto più volte che le metropolitane la mattina presto fossero comunque prese d’assalto. Come fare quindi?

Partendo dal presupposto che il trasporto pubblico deve necessariamente cambiare il modo di servire i propri clienti, la tecnologia può essere lo strumento discriminante per trovare una soluzione che soddisfi tutti.

Mettere un vigilante su ogni mezzo che controlli il rispetto delle norme è alquanto difficile da realizzare. Per fortuna esistono strumenti e servizi tecnologici che sono in grado di sostituire il ruolo dei controllori umani.

Attraverso un sistema di sensoristica facilmente integrabile, e a programmi basati su algoritmi di intelligenza artificiale, il gestore del servizio pubblico può identificare in tempo reale il numero di utenti a bordo, e correlare i dati di occupazione del mezzo con il rispetto della sicurezza e della privacy.

Per identificare il numero di utenti e determinare i livelli di occupazione, può inoltre essere utilizzata una soluzione software disponibile su tablet, smartphone o altri dispositivi, al fine di garantire una facile comprensione da parte degli autisti dei mezzi.

Tali componenti, insieme, garantiscono il monitoraggio delle persone che salgono e scendono dal mezzo e dei posti occupati sul numero dei posti disponibili.

La sensoristica on-board può essere composta da telecamere, ricevitori satellitari, lettori e altri dispositivi utili alla rilevazione e all’invio dei dati ad un server in cloud. Questo garantisce l’elaborazione dei dati per fornire al conducente le informazioni necessarie alla gestione di eventuali problemi, come il sovraffollamento e le distanze di sicurezza non rispettate. Possono essere integrate anche le eventuali strumentazioni già presenti sul mezzo, utilizzabili a supporto del sistema.

È anche possibile individuare, utilizzando telecamere a infrarossi, le persone con una temperatura corporea elevata.

Grazie alla tecnologia si è così in grado di far rispettare il distanziamento sociale sui mezzi pubblici.

A prova di GDPR

I treni, le metropolitane e gli autobus delle nostre città, così facendo, rispetteranno a pieno le nuove norme di distanziamento sociale e saranno più sicuri per la popolazione.

Tale tecnologia può inoltre essere utilizzata in innumerevoli altri contesti come supermercati, impianti industriali e università, al fine di prevenire una dinamica di affollamento. Ovviamente ogni dato raccolto sarà anonimizzato e protetto, così da rendere il sistema GDPR compliant.