‘Come cambia la SEO nell’era della user experience’. Intervista a Giorgio Taverniti (Forum GT)

di Andrea Boscaro |

Il segreto? Niente ricette facili e veloci. Se usi scorciatoie prima o poi Google ti becca, non c'è niente da fare...come lo spieghi poi? Il problema è che l'altra strada è più difficile, richiede tempo. Però una volta che l'hai percorsa...

Nell’era delle persone, dei comportamenti, degli intenti il SEO non può più restare  chiuso dentro i tecnicismi. Ma come fare per acquisire il know how essenziale per emergere nel mare magnum del web? Andrea Boscaro ne ha discusso con Giorgio Taverniti, uno dei massimi esperti SEO italiani e animatore del Forum GT, il principale forum dedicato ai temi dell’indicizzazione sui motori di ricerca.

Andrea Boscaro. Il Convegno GT è arrivato ormai alla nona edizione. Quali sono le novità e quali sono le conferme di quest’anno?

Giorgio Taverniti. Quest’anno si conferma il cambiamento che avevamo intravisto gli anni precedenti: il Search Marketing sempre un po’ più Marketing e meno Search. Infatti, le novità che abbiamo introdotto riguardano molto la parte sulla Web Analytics con contenuti davvero di alto livello.

 

Andrea Boscaro. Molte ricerche mostrano un impatto interessante fra una campagna media tradizionale e le metriche legate al search marketing. Quale riflessione deve essere fatta da parte di chi si occupa di SEO?

Giorgio Taverniti. Il SEO deve comprendere che è arrivata da un po’ l’era della user experience, delle persone, dei comportamenti, degli intenti e uscire dalla logica che vuole un SEO chiuso dentro i tecnicismi. I tecnicismi vanno benissimo, ma se non li agganci a tutto il resto sono fini a se stessi e rischiano di far perdere il focus principale del nostro lavoro oggi.

Andrea Boscaro. Come vedi la professionalità del SEO? E’ uno sbocco professionale a cui possono ambire i nuovi professionisti?

Giorgio Taverniti. Si, assolutamente. Serve però molta più preparazione e competenza di un tempo, ci vuole pazienza ed esperienza. Se capiti in un’azienda con un team collaudato e con una preparazione di base, dopo circa un anno incominci a entrare in determinati meccanismi e acquisisci le competenze giuste. Se inizi da solo è un bel problema, lo vedo con i tanti freelance di oggi che si buttano sul SEO e hanno delle mancanze gravi di conoscenza base del funzionamento di un motore di ricerca. La cosa migliore da fare è sempre quella di testare, comprare dei domini e provare qualsiasi cosa. Poi confrontarsi e cercare di apprendere dalle persone giuste, chiedere, chiedere, chiedere. Testare, testare, testare.

Andrea Boscaro. Insourcing vs. outsourcing: dove stanno andando le imprese rispetto alle attività SEO?

Giorgio Taverniti. Dipende. Noi affianchiamo quasi sempre alla consulenza anche la formazione, perché ci piacerebbe che le aziende acquisissero il know how internamente, sarebbe più facile e si otterrebbero dei risultati migliori.

Andrea Boscaro. Una delle sensibilità meno sviluppate, per quanto riguarda la SEO, è verso le attività off-page. Come ti spieghi questa minore attenzione rispetto agli aspetti tecnici ed editoriali?

Giorgio Taverniti. Agli esseri umani piacciono le ricette facili e  veloci, piccoli passi da seguire, poco sforzo, la ricerca del trucco e del segreto. E quindi ci si concentra sul codice della pagina, sul mettere le chiavi qui e lì, senza tenere in considerazione che ci sono persone che usano i nostri siti. Già questo sarebbe un passo avanti. Vedo poche realtà invece usare i contenuti come veicolo di promozione e questo mi dispiace, forse è dovuto al fatto che l’Italia è un mercato piccolo ed è difficile ottenere risultati,  ma io credo che questo sia il modo giusto di fare progetti nel lungo periodo.

Niente scorciatoie, la strada è lunga e faticosa. Una persona che è stata portata in elicottero sull’Everest non si può paragonare ad una che l’ha scalato…anche perché…come fa a scendere poi? Ecco…se usi scorciatoie prima o poi Google ti becca, non c’è niente da fare…come lo spieghi poi? Il problema è che l’altra strada è più difficile, richiede tempo. Però una volta che l’hai percorsa…

Andrea Boscaro. Un’ultima battuta: perchè non possiamo non partecipare al Convegno GT?

Al Convegno Nazionale sul Search Marketing quest’anno ci saranno delle relazioni che segneranno una svolta molto importante nell’approccio alla materia e alcune sono di un livello veramente elevato che non si trovano facilmente. Ecco l’evento è un momento di vera crescita personale, per cambiare il proprio passo, per aggiornarsi, approfondire,  migliorare il proprio lavoro e il proprio know how.