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Cina, i trend digitali di un Paese in continua evoluzione

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In questo articolo cercheremo di mettere nero su bianco i trend più rilevanti del 2021 per quanto riguarda il digital marketing, che - in misura maggiore o minore - sono destinati a diventare rilevanti anche in Italia e nei paesi occidentali.

Enterprise 4.0 è una rubrica settimanale dedicata ai processi di innovazione aziendale a cura di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

La Cina è un paese in continua evoluzione. Il digitale è il suo motore principale, di cui è in grado di delineare il futuro più prossimo. Per questo motivo è importante tenere sempre sott’occhio i trend che in quel paese nascono e si affermano.

In questo articolo cercheremo di mettere nero su bianco i trend più rilevanti del 2021 per quanto riguarda il digital marketing, che – in misura maggiore o minore – sono destinati a diventare rilevanti anche in Italia e nei paesi occidentali.

Cominciamo!

1°: Le aziende si riprendono il controllo sui propri dati

In misura maggiore rispetto che in occidente, in Cina negli ultimi decenni si sono imposte grandi piattaforme intermediare attraverso cui le aziende si relazionano e vendono ai clienti. Infatti i consumatori cinesi in genere prediligono social media e marketplace per effettuare acquisti ed interagire con i brand.

Ma utilizzando queste piattaforme terze, i brand hanno meno controllo sull’esperienza utente e, di conseguenza, sui relativi dati.

Le aziende stanno quindi cercando una soluzione a questo problema, e l’hanno trovata nelle funzionalità di WeChat, che permette di interagire direttamente con il pubblico, tramite messaggi privati e l’inserimento in gruppi di interesse.

Questo sistema permette di avere maggior controllo sulla modalità di invio dei contenuti, sulla promozione dei prodotti e sulla gestione dei feedback.

In occidente stiamo assistendo alla stessa tendenza, che si manifesta però su strumenti diversi. I touchpoint digitali di proprietà dei brand – e quindi non intermediati –  sono diventati essenziali con la pandemia.

I dati permettono alle aziende di offrire esperienze online personalizzate, elemento essenziale da quando – oltre all’online – non si può offrire altro.

Inoltre, con la prossima eliminazione dei cookie di terze parti diventeranno centrali i dati proprietari, recuperabili solo dalle proprie piattaforme.

Una tendenza quindi comune, che si focalizza sull’esperienza cliente e l’indipendenza dei grandi intermediari digitali, che oggi erodono i margini di vendita e la visibilità dei brand.

2°: I Live Streaming: il negozio online

I live streaming continueranno ad essere un importante trend del digital marketing in Cina. Nel 2020 la loro popolarità è esplosa. Con il lockdown di Marzo, gli spettatori di live streaming hanno raggiunto i 560 milioni, che rappresentano il 62% degli utilizzatori di internet nel paese.

Il live streaming rappresenta un evento unico ed è anche un’occasione per acquistare il prodotto desiderato a un prezzo molto basso. I contenuti che generano più interazioni sono gli User Generated Content (UGC), ossia quelli generati dagli utenti. La piattaforma LittleRedBook ne è un esempio: i contenuti che vengono proposti sono generati principalmente dalla community.

Anche in Italia la vendita di prodotti tramite live streaming può diventare un trend di grande rilievo. Attraverso questa modalità i brand – per mezzo anche di influencer di settore – sono in grado di creare rapporti di valore con il pubblico, dando consigli e vantaggi: la cosa più simile all’interazione in negozio, che tanto è mancata nell’ultimo periodo.

3°: Guochao, ovvero l’identità nazionale sulla cresta dell’onda

Il termine Guochao si riferisce a marchi e prodotti che incorporano uno stile distintamente cinese. In Cina è emerso un ritrovato orgoglio nazionale, che porta a preferire prodotti creati nel paese. Se già questa tendenza era molto forte su prodotti alimentari e tecnologici, adesso lo è diventata anche per la moda, la cosmetica e il lifestyle.

Sono soprattutto Millennial e Generazione Z ad avere una forte e genuina fiducia nella loro identità nazionale e nella cultura tradizionale.

Questa tendenza si può ritrovare anche in Italia e nei paesi occidentali. Con la pandemia e il crollo delle esportazioni – unito a una sana volontà di supportare la rinascita delle economie nazionali, afflitte dalla crisi economica – si è assistito a una crescita nei desideri del pubblico di acquistare prodotti nazionali.

Probabilmente questa tendenza continuerà nel tempo, anche se ovviamente non si può parlare di nuovo protezionismo, nè in occidente, nè in Cina, dato che le esportazioni italiane nel paese del dragone hanno raggiunto nuovi record.

4°: Co-branding: condivisione di obiettivi

Il 2020 ha visto l’emergere di una crescente gamma di collaborazioni di marchi in Cina, come Adidas con Hey Tea, il National Gallery con Ramen Talk.

Collaborare con i marchi locali, soprattutto se i clienti target sono Millennial e Generazione Z, è fondamentale per avere successo in Cina. Solitamente la strategia di co-branding inizia con una collaborazione tra aziende o brand appartenenti a settori completamente diversi. Queste partnership offrono numerosi vantaggi. Collaborando con altri brand si ha l’opportunità di entrare in mercati diversi dal proprio, aumentare la brand awareness e la popolarità dei propri prodotti.

La stessa cosa – da anni – sta succedendo anche in occidente. La messa in comune di obiettivi e risorse permette ai brand di diminuire il rischio e – allo stesso tempo – aumentare le possibilità di successo.

Oggi viviamo in una società – anche se non sempre e non in ogni contesto – che è più sensibile e dialogante, e che crede che dall’unione di forze anche molto diverse possano nascere vantaggi per la società intera: era solo questione di tempo perché ciò si declinasse anche nelle attività di marketing, e così è stato.

5°: Gaming: il gioco come strumento di promozione

Dalla gamification dell’e-commerce alle sponsorizzazioni di marchi di lusso nei principali tornei di eSport, il mondo del gaming offre molte opportunità di marketing ai brand.

La Cina rappresenta il più grande mercato di gioco del mondo, con oltre 540 milioni di giocatori nella prima metà del 2020. Il settore del gaming ha generato $10,3 miliardi di ricavi nel terzo trimestre dell’anno, in gran parte da giochi per smartphone. Sono già diversi i brand internazionali che hanno investito in partnership con il mondo del gaming, come Burberry e Louis Vuitton, e questa tendenza aumenterà nel 2021.

Questo avviene anche in occidente, ovviamente: la gamification è ormai parte integrante delle strategie di marketing, e offre ottimi risultati economici grazie al maggiore engagement che assicura. Il successo della gamification nell’e-commerce dimostra che oggi i consumatori si avvicinano allo shopping non solo come una necessità, ma anche come intrattenimento.

Conclusioni

Il mercato cinese è in continua evoluzione ed espansione. Il digitale, ormai parte integrante della vita dei consumatori cinesi, è diventato una componente essenziale per qualsiasi strategia di marketing, molto di più che in occidente. Per questo motivo, conoscere i principali trend di digital marketing in Cina è fondamentale per riconoscere le prime avvisaglie di queste tendenze anche qui da noi.

Approfittane per tempo, e porta ciò che funziona in Cina – con le dovuto modifiche – anche nella tua azienda.