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In Inghilterra il parlamento denuncia il ‘gangsterismo’ di Facebook, in Italia quando?

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Dopo che anche Londra ha documentato le interferenze di Mark Zuckerberg nelle elezioni definendo Facebook un gangster, tocca al nostro Paese, alla vigilia di una tornata elettorale, attivare le sue istituzioni.

BreakingDigital, rubrica a cura di Michele Mezza (docente di Culture Digitali all’Università Federico II Napoli) –mediasenzamediatori.org. Autore di ‘Giornalismi nella rete, per non essere sudditi di Facebook e Google’ e ‘Algoritmi di Libertà, La potenza del calcolo tra dominio e conflitto’. Direttore di Pollicina Academy, centro di ricerca sugli effetti del mobile (www.pollicinacademy.it) Analista dei processi digitali e in particolare delle contaminazioni social del mondo delle news. Clicca qui per leggere tutti i contributi.

Dopo che anche Londra ha documentato le interferenze di Mark Zuckerberg nelle elezioni definendo Facebook un gangster, tocca al nostro Paese, alla vigilia di una tornata elettorale, attivare le sue istituzioni. Le autorità prendano esempio dal Garante per la Protezione dei Dati, l’unico che è riuscito a trovare i dati delle scorrettezze di Facebook.