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Bonus Cultura modificato, il testo dell’emendamento a firma Mollicone

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Anteprima IsICult / Key4biz. Confermate le anticipazioni su “Key4biz”: tetto reddituale familiare a 35.000 euro e premialità per merito scolastico. Dal 2023 verranno attivate 2 “card”: una “Carta della Cultura Giovani” ed una “Carta del Merito”. In caso di violazioni da parte degli esercenti, sanzioni tra 10 e 50 volte la somma indebitamente percepita.

IsICult e Key4biz hanno il piacere di pubblicare – in anteprima giornalistica assoluta – il testo dell’emendamento, approvato all’avvio dell’iter della Legge di Bilancio 2023, che riforma la cosiddetta “Carta Cultura”, così come è stato riformulato dall’onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera, nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21. Si tratta di una nuova formulazione dell’articolo 108, dal titolo “Misure a favore della cultura”.

Sostanzialmente quel che avevamo prospettato su queste colonne nella puntata di ieri martedì 20 del dossier IsICult / Key4biz è stato confermato: viene introdotto un “tetto” reddituale e viene attivato un meccanismo premiale per gli studenti più bravi.

Se si manifestavano dubbi sul livello del limite reddituale familiare, essi sono stati risolti esattamente nella misura che auspicavamo: un tetto a 25.000 euro avrebbe escluso parte significativa delle famiglie italiane (in particolare di quella che potremmo definire convenzionalmente “classe media”), e quindi la decisione di elevarlo a 35.000 euro ci sembra intelligente quanto opportuna.

Per quanto riguarda il merito, va segnalato che i neo 18enni che arriveranno al voto di 100 centesimi all’esame di maturità potranno accedere al dono statale, indipendentemente dalla classe reddituale della famiglia di appartenenza.

Sarà possibile cumulare i due benefici: uno derivante dalla classe reddituale e l’altro dai voti alla maturità

Ne deriva che sarà possibile cumulare i due incentivi, nel caso, esemplificativamente, di uno studente che ha 100/100 all’esame di maturità ed al contempo appartiene ad una famiglia con un reddito annuo inferiore a 35.000 euro.

Quindi i più bravi e “meno” abbienti potranno arrivare a beneficiare di “buono cultura” nell’ordine di 1.000 (mille) euro, se i decreti ministeriali che verranno emanati confermeranno l’entità della carta a quota 500 euro.

La prevista copertura di 230 milioni di euro viene ridotta di 40 milioni e definita quindi in 190 milioni, una dotazione che immaginiamo sia il risultato di una previsione basata su calcoli adeguati.

Nell’anno 2023 la “Carta della Cultura Giovani” verrà assegnata ai giovani nati nell’anno 2004 mediante l’utilizzo delle risorse già impegnate nel 2022.

Gli importi nominali da assegnare – sia per la Carta della Cultura Giovani sia per la Carta del Merito – dovranno essere definiti con un decreto à trois, co-firmato dal Ministro della Cultura, dal Ministro dell’Istruzione e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Viene previsto un meccanismo di rendicontazione accurata da parte degli esercenti e delle strutture commerciali e viene introdotta anche una sanzione amministrativa discretamente pesante per ogni eventuale “trasgressore”: da un minimo di 10 ad un massimo di 50 volte l’entità della somma impropriamente erogata o percepita…

Si osserva una evidente convergenza tra quanto annunciato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, rispetto all’esigenza di una “correzione di rotta” di 18App e l’impostazione “meritocratica” del titolare del Ministero dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che non a caso ha modificato la denominazione del suo dicastero con l’aggiunta “e del Merito” dopo le parole “Ministero dell’Istruzione”.

Federico Mollicone (Fratelli d’Italia): “sulla cultura, il centrodestra non lascia, ma raddoppia”

Nel primo pomeriggio di ieri martedì 20, l’onorevole Federico Mollicone aveva annunciato la sostanza dell’emendamento in gestazione (confermando quel che “Key4biz” aveva anticipato), dichiarando all’agenzia stampa specializzata Cult (alias AgCult): “abbiamo lavorato fino alle 6 di stamane, per riformulare assieme al governo e al relatore il maxiemendamento alla Manovra che verrà esaminato oggi. Sulla cultura, il centrodestra non lascia ma raddoppia… Ci sarà infatti non solo una Carta per i giovani con Isee fino a 35 mila euro, cioè una platea molto ampia, ma andremo anche a realizzare un intervento secondo il merito, per cui i ragazzi, anche al di là del reddito, che prenderanno 100 alla Maturità potranno avere il bonus. Questo può essere cumulato anche con chi lo prende per motivi di reddito, per cui un bravo ragazzo che ha un reddito medio o basso può arrivare a prendere 1.000 euro. Chi non prende 100 alla Maturità, invece, non avrà il bonus, a meno che, come detto, non lo possa ottenere per motivi di reddito”. Mollicone ha anche annunciato che il nome “Carta Cultura/Merito” è provvisorio (quindi la nuova “card” non si chiamerà necessariamente “Carta G”, come è stato ipotizzato da alcuni), e che, una volta che sarà trovato quello definitivo, verrà chiesto alla Presidenza del Consiglio di avviare una adeguata campagna di comunicazione.

Ai primi di gennaio, il Ministro Sangiuliano convocherà un Tavolo con tutte le categorie, per far partire questa nuova Carta il più presto possibile”, ha aggiunto il Presidente della Commissione Cultura, il quale, rispetto ai fondi stanziati per la misura, ha precisato: “sono 190 milioni di euro, che è il vero utilizzo, perché con la 18App – che non esisterà più una volta che sarà votata questa riformulazione – un quinto dei fondi restava inutilizzato (secondo i nostri calcoli era un abbondante 30 % a non essere utilizzato, n.d.r.). Quindi rassicuriamo tutta la filiera interessata e i ragazzi che ci sarà questa nuova Carta, che sarà uno strumento più adatto, che verrà incontro alle istanze sociali e al merito… La 18App aveva il difetto per cui, nonostante il nome, ne usufruivano i 19enni, perché c’era una discronia di esercizio di bilancio di un anno. Cercheremo quindi con il nuovo regolamento di riallineare la misura secondo il giusto criterio…”.

Il decreto attuativo entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, à trois tra Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Economia e delle Finanze

Purtroppo non sono state accolte altre proposte emendative elaborate da IsICult, come la definizione di zone territoriali che potrebbero beneficiare di una misura intensificata per combattere la desertificazione culturale e l’imposizione di vincoli alle tipologie merceologiche possibili…

Governo e Parlamento (maggioranza) hanno accolto soltanto in parte quel che l’Istituto italiano per l’Industria Culturale IsICult ha proposto qualche giorno fa su queste colonne, ovvero una rimodulazione della misura strutturata su 4 assi (vedi “Key4biz” del 14 dicembre 2022, “Il ‘Bonus Cultura’ sarà rimodulato, ma come?”):

  • circoscrivere l’accesso ai giovani che fanno parte di nuclei familiari a basso reddito, o comunque differenziare l’entità della misura per fasce reddituali;
  • differenziare l’entità della misura territorialmente, per stimolare i consumi nelle zone più svantaggiate;
  • limitare le spese a beni e attività che vengano acquistate in luoghi fisici della cultura: librerie, teatri, cinema, musei, edicole…
  • prevedere, sul modello spagnolo, che, dei 500 euro, una quota sia vincolata a “prodotti fisici” come libri, giornali, dischi… (40 % indicativamente); una a favore di spettacolo dal vivo, cinema e musei (40 % indicativamente); una, minore, ai prodotti digitali (indicativamente 20 % ma non via Amazon)…

In verità, alcuni di questi meccanismi potrebbero comunque essere introdotti attraverso il previsto decreto ministeriale del Mic e Mi e Mef.

Non resta che confidare che il Governo sappia recepire questi suggerimenti, per rendere più efficace l’intervento di stimolazione della domanda.

Si ha notizia che intorno alle ore 02:15 di oggi mercoledì 21 dicembre l’emendamento 108.7 Mollicone (nuova formulazione) è stato approvato.

Si tratta soltanto della prima fase dell’iter, ma senza dubbio si tratta di un buon risultato, a fronte di quello che le opposizioni hanno ritenuto un vero e proprio “u-turn” messo in atto dalla maggioranza rispetto ai primi annunci di eliminazione della misura, che pure sono stati presto bollati dal Ministro Gennaro Sangiuliano come “fake news”.

IsICult per “Key4biz” sul “Bonus Cultura”:

Clicca qui per il testo dell’emendamento 108.7 Mollicone (nuova formulazione), approvato il 21 dicembre 2022, Atto C. 643-bis Governo, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, Riformulazione ed emendamenti con parere favorevole (20.12.2022)

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