Il discorso

Bilancio UE e clima, von der Leyen: “Investimenti per 470 miliardi di euro l’anno fino al 2030”

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Nel 2020 l'Ue ha concordato una risposta economica di circa 2,0 trilioni di euro per sostenere la ripresa dalla pandemia di Covid-19. Al centro del percorso per costruire un futuro più verde, più digitale e più resiliente, c'è il bilancio annuale dell'Unione. Il discorso a Bruxelles della Presidente della Commissione europea.

Il discorso de Ursula von der Leyen: primo cardine il Green Deal

La transizione ecologica degli Stati dell’Unione europea (Ue) è praticamente partita, ma sarà un ungo percorso quello da compiere per il raggiungimento degli obiettivi climatici ed ambientali fissati nel Green Deal europeo.

Per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Unione per il 2030 – ha spiegato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso tenuto in occasione della Conferenza annuale sul bilancio 2021 tenutosi stamattina a Bruxelles – abbiamo bisogno di investimenti per circa 470 miliardi di euro ogni anno”.

Questo è il motivo per cui il 30% dei fondi di NextGenerationEU e del budget pluriennale è destinato alla lotta ai cambiamenti climatici”, ha precisato la Presidente.

Il bilancio a lungo termine dell’Unione, unito al piano NextGenerationEU, lo strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa e la resilienza economica (Recovery Fund o Recovery Pla), è stato ideato come il più grande pacchetto di misure di stimolo mai finanziato in Europa.

Per ricostruire l’Europa dopo la pandemia di COVID-19, è stato deciso di stanziare più di 2.000 miliardi di euro e l’obiettivo è uno solo: costruire un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.

Parliamo di 2,1 trilioni di euro per il periodo dal 2021 al 2027, cioè 2.100 miliardi di euro circa. Questa non è solo una cifra impressionante, ma una dichiarazione efficace sulle ambizioni che abbiamo per il futuro della nostra Unione”, ha precisato la von der Leyen.

Green bond, UE grande attore globale della finanza sostenibile

Riguardo ai green bond, inoltre, la Presidente ha detto che “l’Ue è diventata il più grande emettitore di obbligazioni verdi a livello mondiale”.

Driver di questo processo è la crescente domanda di finanza sostenibile:Quindi non siamo rimasti sorpresi che quando siamo andati sul mercato, a giugno, per raccogliere fondi per NextGenerationEU per la prima volta, le obbligazioni sono state sottoscritte 7 volte più delle attese. E questo interesse non è svanito. Al contrario. La nostra emissione più recente di obbligazioni verdi ha ricevuto ordini per un volume di 11 volte superiore all’offerta”.

Ovviamente, quando si parla di transizione non bisogna mai dimenticarsi che nessun passaggio è indolore e che purtroppo bisogna sempre sostenere dei costi, che potrebbero avere delle ricadute negative a livello sociale, sul mercato del lavoro (si pensi alla chiusura degli impianti a carbone, solo per fare un esempio, che ancora impiegano molte migliaia di lavoratori in Europa, soprattutto dell’Est), nonché sulle imprese.

Per questo, l’Unione si è dotata di un fondo apposito per una transizione ecologica equa, più giusta, che prevede inizialmente uno stanziamento per 19 miliardi di euro, a cui si affianca il Fondo sociale per clima, di circa 70 miliardi di euro, che andrà ad aiutare famiglie e consumatori.

Secondo cardine: la transizione digitale

Altro punto cardine della strategia europea per il futuro è la transizione digitale, che soprattutto nella fase più dura della pandemia ha dimostrato tutto il suo potenziale economico e sociale.

Il 20% dei fondi NextGenerationEU sarà investito nella trasformazione digitale dell’Unione. E la buona notizia è che la maggior parte degli Stati membri sta lavorando a questi obiettivi. Stanno investendo nel digitale come mai prima d’ora”, ha spiegato la Presidente.

Sulla base dei 26 piani nazionali per la ripresa e la resilienza o Pnrr, presentati finora, ha ribadito la von der Leyen: “Oltre 46 miliardi di euro saranno spesi per il potenziamento dei servizi pubblici digitali e 24 miliardi per il potenziamento delle imprese. Altri 23 miliardi di euro sono stanziati per aiutare i cittadini di tutta la nostra Unione ad apprendere le competenze necessarie per i lavori del futuro”.