il discorso

COP26: Von der Leyen (UE) propone meccanismo ETS anche per trasporti e impianti di riscaldamento

di |

Il discorso della Presidente della Commissione europea all’evento organizzato da Carbon Pricing Leadership Coalition in occasione della COP26: “L'utilizzo dei proventi della determinazione del prezzo del carbonio è un potente strumento per accelerare la transizione verde”.

Il meccanismo ETS

Uno degli strumenti che l’Unione europea (Ue) utilizza di più nel raggiungimento degli obiettivi climatici e nella riduzione delle emissioni di diossido di carbonio (CO2) è il meccanismo per lo scambio delle quote di emissione (ETS o Emission Trading Scheme).

Il sistema ETS è attivo in tutti i paesi dell’Unione, più l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia. Esso limita le emissioni prodotte da circa 10 000 impianti nel settore dell’energia elettrica e nell’industria manifatturiera, nonché dalle compagnie aeree che operano tra questi paesi, interessando circa il 40% delle emissioni di gas a effetto serra di tutta Europa.

Lo ha ricordato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso all’evento ad alto livello sui prezzi del carbonio organizzato in occasione della COP26 di Glasgow.

Credo di poter dire che l’Ue ha dimostrato negli ultimi due decenni che la determinazione del prezzo del carbonio funziona – ha spiegato la von der Leyen – ci ha aiutato a separare la crescita economica dalle emissioni di gas serra”.

I settori coperti dal meccanismo ETS hanno già visto una riduzione di emissioni di CO2 del 45%.

I prezzi del carbonio, ha ricordato la Presidente della Commissione, sono aumentati dai 25 euro circa del 2020 agli attuali 60 euro per tonnellata.

Le proposte della von der Leyen

La Presidente della Commissione ha quindi avanzato alcune proposte per il futuro del meccanismo ETS e per accelerare la transizione ecologica del continente, che lo ricordiamo mira a diventare climaticamente neutro entro il 2050.

Proponiamo di estendere l’emission trading a nuovi settori, come il trasporto marittimo – ha precisato von der Leyen – ma anche al trasporto su strada e al riscaldamento e raffreddamento degli edifici”.

L’utilizzo dei proventi della determinazione del prezzo del carbonio è un potente strumento per accelerare la transizione verde attraverso il sostegno all’innovazione e alla modernizzazione”, ha quindi sottolineato la Presidente.

La compensazione sociale

In effetti, dai proventi ETS derivano risorse finanziarie fresche per sostenere nuovi progetti sociali, per garantire una “compensazione sociale” che consenta di aiutare chi è in difficoltà ad entrare e affrontare nel migliore dei modi la transizione green dei prossimi anni.

Tale compensazione dovrebbe assumere la forma di investimenti in efficienza energetica, attraverso la ristrutturazione edilizia o la mobilità a emissioni zero per esempio”, ha aggiunto von der Leyen.

Inizialmente il sistema ETS si applicherà a un numero limitato di prodotti commercializzati, si legge nel comunicato ufficiale, tra cui cemento, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti ed elettricità.

Come funziona il sistema ETS

Il sistema ETS opera secondo il principio della limitazione e dello scambio delle emissioni. Viene fissato un tetto alla quantità totale di un combinato di gas serra che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema.

Il tetto si riduce nel tempo di modo che le emissioni totali diminuiscono.

Entro questo limite, gli impianti acquistano quote di emissione che, se necessario, possono scambiare. La limitazione del numero totale garantisce che le quote disponibili abbiano un valore.

Alla fine di ogni anno, infine, gli impianti devono restituire un numero di quote sufficiente a coprire interamente le loro emissioni se non vogliono essere sanzionati.

Se un impianto riduce le proprie emissioni può mantenere le quote inutilizzate per coprire il fabbisogno futuro, oppure venderle a un altro impianto che ne sia a corto.