Ultrabroadband

Banda ultralarga: Telecom Italia c’è, ma Metroweb è un dossier separato

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I vertici di Telecom Italia accolgono l’appello del Governo ad assumere un ruolo di punta nella strategia nazionale per la banda ultralarga ma ribadiscono che la partita Metroweb è un dossier separato.

I vertici di Telecom Italia rispondono presente all’appello del Governo di accelerare e di assumere un ruolo da protagonista sul piano nazionale per la banda ultralarga. Ma ribadiscono il punto sulla partita Metroweb,  nuovamente definita come un dossier separato rispetto allo sviluppo dell’ultrabroadband. “Abbiamo sempre detto che non c’erano né le condizioni né i tempi”, per un ingresso di Telecom Italia nella compagine azionaria dell’operatore in fibra controllato da F2i, ha detto il presidente Giuseppe Recchi a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. “Se ci fossero (le condizioni ndr), il nostro ruolo resta quello di creare opportunità”, per il Paese, ha aggiunto Recchi lasciando aperta la porta al dossier.

L’amministratore delegato Marco Patuano all’università di Tor Vergata aggiunge che la strategia del Governo per la banda ultralarga e il dossier Metroweb “sono due opportunità separate”.

‘Banda ultralarga e Metroweb opportunità separate’

Ribadisce il concetto l’amministratore delegato Marco Patuano, a margine di una cerimonia all’università Tor Vergata: il piano del governo per lo sviluppo della banda ultralarga e eventuali operazioni societarie su Metroweb “sono due opportunità separate”. L’amministratore delegato ribadisce l’impegno della società rispetto “alla chiamata del governo”, e sottolinea che “le operazioni di finanza straordinaria non si fanno sulle pagine dei giornali”, e che l’operazione “si può fare o non fare ma non cambia la direttrice”.

Franco Bassanini: ‘Banda larga si deve fare a tutti i costi’

“La banda larga si deve fare, costi quel che costi”. Lo ha detto il presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, per il quale “l’attuazione del piano del governo è un fattore assolutamente decisivo per la competitività e la crescita futura del Paese”.

Parlando a margine del decimo appuntamento di Eunomiamaster a Firenze, il presidente della Cdp non ha voluto però commentare le mosse future della Cassa: “Oggi Patuano ha detto che di finanza straordinaria non si disquisisce sulle pagine dei giornali: concordo pienamente con lui”.

Piano banda ultralarga

 

A proposito del piano nazionale per la banda ultralarga, Recchi ha detto che è “ben strutturato” perché “tiene conto sia dell’offerta sia della domanda e dell’effettiva fattibilità e non solo di obiettivi ideologici”. “A noi – aggiunge Recchi – interessa valorizzare il nostro ruolo di azienda di sistema, la prima azienda italiana per capacità di investimento”.

Recchi ha infine commentato le voci sui negoziati in corso fra Wind e H3g per un’eventuale fusione dei due concorrenti, dicendo che il consolidamento nel settore è un trend in atto in tutta Europa.

 

Switch-off della PA

 

Recchi ha poi aggiunto che “il più grande switch-off che si possa fare è quello della pubblica amministrazione tra analogico e digitale, per fare in modo che una loro applicazione possa diventare una tra le prime tre di uso comune per i 60 milioni di persone in Italia che sono potenziale domanda utile a far crescere la capacità di sviluppo digitale del nostro paese”. 

Recchi ha poi smentito ogni contatto con la francese Orange, spegnendo le voci di una possibile alleanza con l’operatore transalpino, precisando che l’attenzione del gruppo è focalizzata sull’Italia e sul Brasile.