Stallo politico

Banda ultralarga, Germania in ritardo. In arrivo regole più soft per la fibra?

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L’Agcom tedesca valuta regole più morbide per accelerare sulla fibra e chiede al prossimo governo di aumentare gli investimenti per la banda ultralarga.

Allarme fibra ottica in Germania, dove l’agenzia tedesca delle reti (BNetzA) spinge per una netta accelerazione della banda ultralarga in Germania, un tema che è diventato una partita politica per Angela Merkel, la cancelliera alle prese con la difficoltosa formazione del Governo. Lo scrive la Reuters, aggiungendo che il mese scorso due partiti minori (fra cui i Liberali) che stavano valutando la formazione della coalizione con la Cdu (coalizione Giamaica) hanno posto come precondizione per chiudere i negoziati (poi abortiti) e formare il nuovo governo che lo Stato ceda la sua quota del 31,5% in Deutsche Telekom e metta i proventi nel rollout della rete in fibra.

I Cristiano Democratici di Angela Merkel sono invece dell’idea che si debba iniziare con la privatizzazione di Deutsche Post.

Al di là della partita politica, l’allarme del regolatore tedesco è forte e chiaro: “Non possiamo ritardare ulteriormente nuovi investimenti e perdere delle occasioni nel digitale”, ha detto Jochen Homann, presidente della (BNetzA). La rete in rame di Deutsche Telekom non può facilmente essere upgradata senza ingenti investimenti in vectoring e g.fast, due tecnologie che però non garantiscono le stesse performance della fibra.

C’è da dire che la Merkel ha discusso investimenti per 20 miliardi di euro in fibra ottica entro il 2025 durante i negoziati per la formazione di una coalizione che per ora non sono andati a buon fine. La Cdu sta cercando di riproporre adesso una grande coalizione con i Socialdemocratici della Spd.

Visto lo stallo politico, l’agenzia federale per le comunicazioni ha annunciato inoltre che per semplificare il rollout della fibra è pronta a rivedere le regole del settore.

La Germania ha fissato come obiettivo di raggiungere una copertura nazionale di almeno 50 Mbit/s nel 2018 ma la rete in rame di Deutsche Telekom, anche con l’upgrade al vectoring, non è certo la tecnologia più “future proof” e più adatta per la realizzazione della banda ultralarga della Gigabit Society su cui punta l’Unione Europea, con connessioni in fibra ottica in tutte le case e le aziende entro il 2025, a fronte di investimenti per 80 miliardi di euro in Germania.

Per questo, gli esperti tedeschi hanno lanciato l’allarme: il prossimo governo dovrà mettere sul piatto 40 miliardi di euro per garantire accessi e connessioni ultraveloci nel settore industriale.

Per accelerare il processo, la BNetzA sta valutando un quadro regolatorio più flessibile per la fibra, che consenta alle aziende di collaborare alla realizzazione della rete per abbattere i costi.

Oggi, circa il 77% delle abitazioni in Germania hanno accesso ai 50 Mbps, con notevoli differenze da regione a regione, con il 90% delle abitazioni in città coperte a fronte del 36% di quelle in aree rurali.

L’Agenzia sottolinea che la domanda di banda ultraveloce, superiore a 100 Mbps, è in aumento, con il 13% dei 32,5 milioni di clienti a banda larga tedeschi che stanno prenotando questo upgrade, il doppio rispetto a due anni fa. Alla luce di questo trend, secondo l’agenzia il Governo deve superare il suo vecchio piano nazionale a 50 Mbps per il 2018 e puntare sulla fibra in ottica di Gigabit Society.

C’è da dire però che dei 2,7 milioni di abitazioni attrezzate per ricevere la banda ultralarga soltanto il 25% ha per ora sfruttato questa opportunità. I servizi internet, infine, sono molto importanti anche per il mobile in Germania, con 63 milioni di utenti che usano il broadband in mobilità via Lte e Umts.

L’agenzia ha annunciato nuove assegnazioni di frequenze 5G nel 2018.