L'intervista

Auto connesse, Maurizio Dècina: ‘La proposta Ue va rigettata, a rischio i servizi 5G’

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Intervistato dal Sole 24 Ore il prof. Maurizio Dècina è intervenuto sulla votazione del Consiglio dell’Unione Europea del 4 luglio per l’adozione della tecnologia WiFi per lo sviluppo dell’auto connesse.

L’atto delegato che prevede l’adozione della tecnologia WiFi, secondo lo standard 802.11p su banda non licenziata ed esclusivamente dedicata a 5,9 GHz, per lo sviluppo dell’auto connessa deve essere rigettato e successivamente ripensato per garantire l’adozione della tecnologia migliore e più avanzata“.

Sono queste le parole di Maurizio Dècina, uno dei massimi esperti delle telecomunicazioni italiane, intervistato dal Sole 24 Ore sull’annosa questione dell’adozione della tecnologia Wi-Fi per le auto connesse, dove il 4 luglio il Consiglio dell’Unione Europea deciderà se approvare o rigettare l’atto delegato.

Una decisione che vincolerebbe l’utilizzo di alcune frequenze a specifiche tecnologie assimilabili al WiFi (cosiddette ITS-G5), che verrebbero quindi privilegiate rispetto a tutte le altre, facendo perdere la prima grande occasione per mettere a frutto la tecnologia 5G.

Secondo gli esperti la tecnologia ITS-G5 infatti non è compatibile con la tecnologia 5G e porterebbe a duplicazione di infrastrutture, maggiori costi e rischi di discontinuità di servizio perché non uniforme sul territorio nazionale.

“Per le comunicazioni veicolari è in avanzato sviluppo l’impiego dei sistemi cellulari, sia di quarta generazione di tipo 4G-LTE, sia di quinta generazione 5G-NR. Questi sistemi sono a parere della maggioranza degli esperti del mondo superiori come prestazioni ed efficienza dei costi rispetto alla tecnologia WiFi che è tipicamente operata nelle aree locali, sulle brevi distanze, e manca di una infrastrutturazione a livello territoriale e nazionale. Le reti cellulari come le reti 4G/5G offrono superiori prestazioni di sicurezza delle comunicazioni in un ambito così critico come quello dell’auto connessa che in futuro evolve verso l’auto con guida assistita ed infine autonoma”, ha dichiarato nell’intervista Maurizio Décina.

“L’industria automobilistica degli Stati Uniti, del Giappone, della Corea e della Cina è in favore della tecnologia 4G/5G, così come alcune case automobilistiche europee e tedesche. La decisione di adottare una specifica tecnologia WiFi è piuttosto anomala per due motivi fondamentali – ha continuato Décina – “Non è conforme al principio della neutralità tecnologica, perché preclude l’uso del 4G/5G oggi e in futuro, in quanto la clausola di revisione prevista nell’atto impone che ogni altra tecnologia sia compatibile ed interoperabile con l’802.11p, condizione che purtroppo comporta tempi e costi di sostituzione intollerabili. I costruttori di auto e i fornitori di tecnologie Ict devono avere piena libertà di scegliere con quale tecnologia realizzare i sistemi ITS. Il mercato deciderà la tecnologia migliore da impiegare”.

L’atto – ha concluso Dècina – deve essere rigettato e successivamente ripensato per garantire l’adozione della tecnologia migliore e più avanzata. Ricordo qui che gli operatori di Tlc hanno sborsato recentemente 6,5 miliardi di euro per le frequenze 5G, anche nella prospettiva di utilizzazione di tali sistemi per gestire le applicazioni di auto connessa”.

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