Consolidamento

Audiovisivo, in UK l’attenzione dei broadcaster si sposta sulle telco

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Mercato in fermento nel Regno Unito. In atto strategie di consolidamento. BT punta a rafforzarsi nel mobile, corteggiando O2 ed EE. Vodafone guarda a Liberty mentre Sky si avvicina al mondo tlc.

La battaglia per il dominio del mercato delle tlc e dei media ha subito un colpo d’accelerata in Gran Bretagna, dopo la notizia che Sky avrebbe assunto dei consulenti per esplorare eventuali accordi con le telco sulla scia delle trattative aperte, ma non confermate, dal competitor BT per rilevare gli operatori mobili O2 (Telefonica) ed EE (Orange/Deutsche Telekom).

Secondo gli esperti è possibile che la scelta cada su O2, in ogni caso questa operazione è destinata a creare un nuovo forte player, dando un’ulteriore svolta al settore.

La pay tv si è, intanto, rivolta a Lazard – ma saranno coinvolte anche altre banche – per studiare eventuali acquisizioni, accordi commerciali con operatori tlc UK oppure predisporre un’offerta per riuscire a ad assicurarsi i diritti tv della Premier League per il prossimo anno, visto anche che BT sta spostando il proprio interesse sul mobile.

 

La strategia degli operatori tlc

In stato d’allerta anche Vodafone che, forte dei 30 miliardi incassati lo scorso anno con la vendita della sua quota in Verizon Wireless, è ora in piena campagna acquisti per rafforzare il suo business in Europa ed estendere i suoi servizi oltre la telefonia mobile.

La società guidata da Vittorio Colao punta ora al colosso del cavo Liberty Global, nell’ambito di una strategia che l’ha portato già ad acquisire Kabel Deutschland (ambito anche da Liberty) in Germania e Ono in Spagna.

Liberty Global, però, sarebbe un affare decisamente più impegnativo: presente in una dozzina di paesi europei, l’operatore, di proprietà di John Malone, vale in Borsa 40 miliardi di dollari (35 miliardi di euro). Nel Regno Unito offre servizi Tv e broadband attraverso Virgin Media.

Dall’unione con Vodafone – che ha una capitalizzazione vale circa 75 miliardi di euro (60 miliardi di sterline) – nascerebbe dunque un colosso da oltre 110 miliardi. Sempre oltremanica, Vodafone sarebbe pronta a presentare un’offerta anche su Blinkbox, piattaforma di streaming online della catena Tesco.

Anche Hutchison Whampoa si sta muovendo per rafforzare la posizione del suo operatore 3. In ballo discorsi con Telefonica, Orange e Deutsche Telekom.

Sky e telco

Sky si trova a dover fare i conti anche con le nuove strategie dei provider internet britannici come TalkTalk, Virgin Media e BT pronti a offrire contratti di telefonia mobile con l’arrivo del prossimo anno.

BT sta già puntando agli abbonati di Sky con pacchetti di Tv, broadband e mobile ma vedrebbe il suo business notevolmente rafforzato se aggiungesse anche gli oltre 2 milioni di clienti di O2 ed EE.

Il mese scorso, il Ceo di Sky, Jeremy Darroch, ha detto che sarebbe ‘logico’ per il gruppo offrire servizi mobili.

Ha anche aggiunto che Sky sta ‘parlando con tutti’ e che non ci sono al momento ‘piani immediati’.

Al vaglio potrebbe esserci anche l’accordo con un operatore mobile virtuale.

Negli ultimi mesi l’attenzione di Sky è stata rivolta soprattutto alla sua crescita internazionale con l’acquisizione di Sky Italia e Deutschland.

Nel marzo 2013, Sky ha acquistato il business broadband di O2, pagando 220 milioni di sterline per circa 500 mila clienti in UK. EE e O2 sono entrambe valutate oltre i 9 miliardi.