MVNO

In attesa di Iliad, tre nuovi operatori virtuali pronti al debutto

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Mercato del mobile in fermento in vista dell’arrivo dell’operatore francese low cost.

I prezzi cominciano a calare sensibilmente nel mercato italiano del mobile, con pacchetti dati, Sms/Mms e minuti di chiamata in aumento e sempre più convenienti. Il prossimo arrivo di tre nuovi operatori virtuali sul mercato (Mvno, Mobile virtual network operator) contribuirà senza dubbio a questo trend ribassista, in attesa dello sbarco nel nostro paese di Iliad, che sta movimentando il mercato nel nostro paese ed è guardato con attenzione dagli operatori tradizionali.

Nel frattempo, il sito specializzato mvnonews.com dà conto dell’imminente lancio il Italia di tre nuovi operatori virtuali. Il primo è Vectone Mobile, già presente in Francia e in una decina di paesi europei (Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Belgio, Danimarca, Portogallo, Repubblica Ceca, Cipro e Serbia). Il lancio di Vectone Mobile è atteso nel giro di qualche settimana.

Il secondo Mvno in rampa di lancio è Optima Italia, che ha ottenuto l’ok al rilancio di Optima Mobile, un Mvno partito nel 2012 ma chiuso nel 2015, che operava sulla rete di Tre. Questa volta Optima Mobile utilizzerà la rete di Vodafone.

Infine Clouditalia, azienda specializzata in servizi cloud per le Pmi, che ha annunciato il lancio del suo operatore virtuale entro fine anno.

Nonostante gli sforzi degli operatori, però, secondo il sito francese universfreebox.com, i prezzi delle varie offerte italiane sono sempre più alti rispetto a quelli proposti da Free Mobile in Francia. I margini per ridurre ulteriormente i prezzi ci sono.

In particolare, la differenza più marcata si registra nel volume medio del pacchetto dati: quello proposto in Francia da Free Mobile è nove volte superiore alla media di quello offerto dagli operatori italiani. I prezzi mensili e i minuti di comunicazione sono più alti rispettivamente del 22% e del 41%.

Di certo l’arrivo di Iliad in Italia, che punta al 25% del mercato in tre anni, provocherà un rimescolamento di carte nel mercato del mobile di casa nostra. Vedremo se l’operatore low cost transalpino sarà in grado di replicare anche a casa nostra i prezzi offerti in Francia. In questo caso il mercato sarà certamente destabilizzato.

Nel frattempo, i nostri operatori non restano a guardare. Basti pensare al lancio di Kena Mobile, l’operatore ‘no frill’ di Tim, e ai nuovi pacchetti trasparenti da parte di Fastweb Mobile.

Anche Vodafone sta meditando il lancio di un suo operatore low cost.

Nel frattempo, Free ha ufficializzato l’apertura di una catena di punti vendita nel nostro paese, in vista del lancio in Italia previsto per fine anno o inizio 2018, e sta cercando in un responsabile dell’aperura. Resta ancora da capire quale sarà il nome (pare che non si chiamerà Free) dell’operatore francese di Iliad nel nostro paese, che molto probabilmente annuncerà al momento dello sbarco anche un accordo con Open Fiber per l’offerta a banda larga su rete fissa.

Iliad ha siglato nel 2016 un accordo con Hutchison e Vimplecom nel quadro della fusione fra Wind e Tre (con cui ha siglato un accordo di roaming) per l’acquisizione delle frequenze e dei siti per accendere il segnale di trasmissione come quarto operatore del paese. Iliad ha messo a bilancio circa un miliardo di euro per l’acquisizione delle frequenze e gli investimenti di rete per i prossimi 10 anni, di cui 450 milioni destinati all’acquisizione di 35 Mhz di capacità trasmissiva da Hutchison e Vimpelcom condizione per la fusione di Wind e Tre sulle cui reti è previsto il roaming per cinque anni rinnovabili (in tutto 10 anni). Certo, se la copertura non sarà ottimale il rischio di un flop è dietro l’angolo.