Dubai Smart City, i cento progetti per l’Expo 2020

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Dubai Smart City: 100 progetti per la città intelligente e l’Expo 2020, una piattaforme egovernment da 1000 applicazioni e l’uso massiccio delle tecnologie digitali per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Medio Oriente


Dubai Smart City

di Flavio Fabbri

 

Inizia bene la corsa di Dubai verso l’Expo 2020: il governatore dell’Emirato, Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammad bin Rashid Al Maktoum, ha annunciato uno straordinario piano di sviluppo in 100 punti per ‘Dubai Smart City’.

 

Gli interventi maggiori riguarderanno il settore dei trasporti, delle comunicazioni (il già annunciato Wi-Fi network urbano), delle infrastrutture energetiche (smart grid, rinnovabili) ed idriche, dell’economia digitale, dei servizi app based, della riqualificazione urbana.

 

Particolare attenzione, comunica il Governo emiratino, sarà riservata all’amministrazione pubblica e al rapporto con il cittadino e le aziende (nazionali ed estere), con lo sviluppo di una piattaforma di egovernment per 1000 servizi di nuova generazione da rendere accessibili entro il 2017.

 

Un progetto gigantesco – lo ha definito lo sceicco Mohammad all’agenzia di stampa emiratina WAM (Wakalat Anba’a al Emarat) – che segnerà l’inizio di una nuova era per la nostra gente, con servizi di ultima generazione accessibili a tutti, una migliore qualità della vita, un ambiente più pulito e la tecnologia al servizio delle persone e delle loro necessità quotidiane“.

 

Come ha spiegato anche Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, responsabile del progetto ‘Dubai Smart City’: “Non siamo interessati a lanciare solamente nuovi servizi a cittadini e aziende, noi vogliamo cambiare per sempre il concetto di città e di cittadinanza, per una Dubai a misura d’uomo, dove vivere bene, respirare aria pulita e muoversi in libertà sfruttando il potenziale delle tecnologie digitali“.

 

Per far questo la città si doterà di un “Open Global Lab“, con tecnologie 5D, control room altamente sofisticata e connessa con le centraline elettroniche dislocate in città a cui si allacciano tutti i sensori digitali urbani, antenne per il controllo delle condizioni ambientali e meteo, sezioni operative per il pronto intervento in caso di disastro ed emergenze di qualsiasi natura.

 

Tra le misure proposte anche la diffusione massima della rete mobile e dei dispositivi di comunicazione cellulari: uno smartphone/tablet per ogni cittadino.