‘Monaco 3.0’, il Principato punta su internet delle cose e green economy

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Una città super connessa, grazie a internet delle cose e sensori digitali Bosch. Monaco 3.0, entro il 2015, punta a diventare un modello di smart city e di connettività urbana per tutto il mondo.

Francia


Monaco 3.0

Il Principato di Monaco punta tutto sull’Internet of Things (IoT) e un nuovo sistema di connessione tra piattaforme per la mobilità intelligente, la sostenibilità energetica e la sicurezza. Grazie ad un accordo con la tedesca Bosch, nasce il progetto ‘Monaco 3.0‘, con l’obiettivo di far diventare la città monegasca  una tra le aree urbane più connesse al mondo entro il 2015.

 

La soluzione proposta da Bosch è già attiva da novembre 2013, nel Principato di Monaco, dopo circa un anno di implementazione. Un progetto di smart city focalizzato inizialmente sulla mobilità sostenibile e l’internet delle cose, con servizi di infomobilità di nuova generazione, app per i trasporti urbani e i piani di mobilità intermodali, soluzioni di parking management, di gestione virtuosa dei rifiuti e di riciclo degli stessi.

 

Successivamente, si è passati all’egovernment, con piattaforme multicanali per cittadini, aziende, professionisti e turisti, chiunque insomma avesse bisogno di comunicare e interagire con la Pubblica Amministrazione del Principato.

 

L’attuale estensione dell’internet delle cose all’interno della città, significa una rete intelligente in grado di trasferire informazioni tra livelli diversi di sensori digitali urbani, ad esempio semafori, autobus, metropolitana, taxi, stazioni ferroviarie, aeroporti, edifici pubblici e privati, centri di smaltimento rifiuti e riciclo, cassonetti dalla spazzatura.

 

Le informazioni raccolte in tempo reale, in ogni momento del giorno, sono elaborate e archiviate da un software Bosch per l’ulteriore affinamento dell’informazione, prima che questa venga trasformata in servizi/app per l’utente cittadino.

 

L’accordo sul progetto ‘Monaco 3.0‘ è stato firmato a Stoccarda a luglio 2012, nel quartier generale della Bosch, alla presenza del presidente del Gruppo tedesco, Volkmar Denner, e il Principe di Monaco, Alberto II.