Torino città ‘Smile’: presentato il progetto strategico Smart mobility inclusion life & health & energy

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Un percorso per la costruzione di un modello organizzativo che poggia su mobilità, energia, inclusione sociale e salute

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Smart City

Dalla scorsa settimana è attivo il consiglio d’Indirizzo della Fondazione Torino Smart City. Presenti all’insediamento ufficiale, oltre al sindaco Piero Fassino e all’assessore Enzo Lavolta, i rappresentanti della direzione Smart City della Città, Torino Wireless, Unione Industriale, Università, Politecnico, Camera di commercio, Unione dei Comuni Nord Ovest, Compagnia di San Paolo, Torino Strategica. Un momento per fare il punto su quanto già fatto in questi mesi e su quanto si deve ancora fare per mettere in piedi un masterplan organizzativo efficace e puntuale.

 

La riunione è coincisa con la fine di una prima fase di lavoro della Città, che ha permesso di realizzare alcuni strumenti di governance e di costruire una rete di relazioni tra i potenziali partner del Progetto. La divisione Smart City, si legge in un documento di Torinoclick, ha anche avviato un proficuo lavoro di partecipazione ai bandi europei per un valore complessivo di circa 250 milioni di euro: un’attività che sta portando frutti, come è avvenuto recentemente per i progetti Prolite e Innocat.

A questi si aggiunge il progetto strategico Smile (acronimo che sta per Smart mobility inclusion life & health & energy) che disegna un percorso per la costruzione di un modello organizzativo in grado di portare risultati tangibili in tempi rapidi, aumentare il livello di coinvolgimento delle imprese e degli enti strategici e realizzare progetti operativi in grado di essere sperimentati in una zona specifica della città e da questa facilmente e rapidamente diffondibili a dimensione urbana.

 

Un progetto che si fonda sulla realizzazione di un tessuto connettivo, unico e integrato, di tecnologie trasparenti e poco invasive in grado di acquisire, trasportare e diffondere dati e informazioni, non per controllare la vita dei propri abitanti ma per migliorarne sensibilmente la qualità. Su tale tessuto vengono realizzati i servizi e le applicazioni focalizzate sui diversi ambiti, sfruttandone tutte le possibili declinazioni e permettendo un migliore sfruttamento dell’investimento tecnologico vero e proprio.

 

Quattro le aree di intervento: mobilità, energia, inclusione sociale, salute. Per ognuna di esse sorgeranno gruppi di lavoro che si attiveranno a gennaio prossimo e che dovranno consegnare il masterplan a fine maggio 2013. In ogni team saranno presenti i rappresentanti degli enti pubblici e privati cittadini, dei comuni dell’area metropolitana e delle imprese coinvolte. Il progetto prevede anche una  cabina di regia, come ha voluto il sindaco Piero Fassino, “capace di conservare l’obiettivo dei singoli in uno spazio di relazioni aperto a nuove progettualità e all’unione delle forze per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi nell’interesse della città“.

 

Nelle prossime settimane – ha invece spiegato Enzo Lavolta, presidente della Fondazione – il piano di lavoro adottato dal Consiglio d’Indirizzo sarà sottoposto a un ulteriore allargamento e coinvolgimento ai comuni dell’area metropolitana“. Inoltre, si legge ancora su TorinoClick, “verrà chiesto alle aziende di partecipare alla Fondazione, a partire da quelle che hanno già sottoscritto con noi un protocollo d’intesa“.

(f.f.)