Regione Umbria: piano di investimenti per 38 milioni di euro in banda larga, ‘Governo faccia di più’

di |

COMUNICATO STAMPA


L’infrastrutturazione della rete di banda larga dalla Regione Umbria è considerata strategica per lo sviluppo dell’economia digitale e il rilancio del tessuto produttivo ed economico. E’ quanto sostiene l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, sottolineando che la Regione “ha stanziato 38 milioni di euro per completare il progetto di realizzazione di una rete che permetterà di collegare le pubbliche amministrazioni della Regione con infrastrutture di banda larga, consentendo di eliminare nel 2011 il ‘digital divide’. Ma questa rete interamente pubblica sarà a disposizione anche degli operatori privati per portare la banda larga e una connessione veloce ai cittadini“.

L’obiettivo – sostiene Vinti – è di rendere di ampia diffusione gli strumenti di e-governement previsti dal Codice di amministrazione digitale per le pubbliche amministrazioni, in modo tale da semplificare e velocizzare l’accesso ai servizi per i cittadini, di consentirne una più marcata partecipazione, garantire la trasparenza della pubblica amministrazione e raggiungere elevati risparmi, sia in termini di carta risparmiata (con l’incentivazione dell’amministrazione digitale e del protocollo informatico), sia in minori spese postali (con l’ampio utilizzo della posta certificata). Se questi strumenti si incroceranno, poi, con l’offerta di servizi elettronica ai cittadini e con un generalizzato utilizzo della via digitale nel rapporto tra cittadino e amministrazione pubblica, di sicuro si getteranno basi solide perché l’economia basata sulle ICT potrà trainare una ripresa produttiva che molto gioverà allo sviluppo dell’intera economia regionale“.

Per l’assessore Vinti più in generale, a livello nazionale, nel campo della telematica il governo Berlusconi dovrebbe prendere esempio dal Governo finlandese per il quale l’accesso ad internet ad alta velocità deve essere un diritto civile garantito a tutti i cittadini e ha stabilito che, entro il 2015, gli operatori del Paese dovranno fornire connessioni da 100 megabit al secondo a tutta la popolazione. “Si tratta di un salto di qualità e di un investimento deciso sulla banda larga da parte di uno Stato che, con la Nokia e Linux, è da tempo all’avanguardia nell’economia digitale – ha detto – Già attualmente la percentuale di famiglie con una connessione a banda larga, con una velocità di scaricamento dati di almeno un megabit al secondo, in Finlandia è al 78 per cento, mentre l’Italia è al 39 per cento. Un ritardo decisamente pesante, rispetto al quale ci vuole un vero e proprio cambio di rotta“.