Microsoft e Creative Commons rilasciano uno strumento per la gestione delle licenze sul diritto d’autore

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Le due società annunciano la disponibilità di un add-in per Microsoft Office che consente di accedere facilmente alle licenze sul copyright di Creative Commons

COMUNICATO STAMPA


Microsoft Italia

Microsoft Corp. e Creative Commons, un’organizzazione no-profit che offre licenze di copyright flessibili per opere creative, hanno unito le forze per realizzare uno strumento per la gestione delle licenze sul diritto d’autore che consente di aggiungere con facilità, ai lavori creati utilizzando le applicazioni di Microsoft Office, le informazioni di licensing volute dall’autore, tra quelle previste nei Creative Commons. Lo strumento di licensing del copyright sarà disponibile gratuitamente sul sito di Microsoft Office Online e su CreativeCommons.org.

Il nuovo add-in consentirà ai 400 milioni di utenti di Microsoft Office Word, Microsoft Office Excel e Microsoft Office PowerPoint di scegliere una delle numerose licenze di Creative Commons direttamente dall’applicazione utilizzata.

“Siamo molto contenti di collaborare con Creative Commons per offrire ad autori e artisti di ogni genere un modo nuovo e collaborativo di intendere le licenze sul copyright”, ha affermato Craig Mundie, Chief Research and Strategy Officer di Microsoft. “È un onore sapere che i professionisti creativi in tutto il mondo scelgono gli strumenti Microsoft per dare forma alle proprie idee. Ci siamo impegnati per rimuovere le barriere che impediscono la condivisione delle idee al di là di confini e culture, ed è con questo approccio che oggi offriamo ai nostri utenti questo nuovo strumento”.

“L’obiettivo di Creative Commons è permettere ad autori e artisti di proteggere, tramite semplici strumenti, il proprio lavoro creativo con tutta la libertà con cui desiderano farlo”, ha dichiarato Lawrence Lessig, professore di diritto presso la Stanford Law School e fondatore di Creative Commons. “Siamo entusiasti all’idea di collaborare con Microsoft per rendere tutto questo possibile e disponibile alle centinaia di milioni di utenti di Microsoft Office”.

“Come Microsoft, siamo onorati e felici di aver potuto collaborare con Creative Commons per consentire a chi crea contenuti utilizzando Microsoft Office di poter scegliere, tra una pluralità di licenze, quella che meglio riflette le intenzioni di un autore riguardo ai diritti che intende trasferire”, ha affermato Andrea Valboni, National Technical Officer di Microsoft Italia, che ha aggiunto: “Questo è un esempio importante di come aziende no-profit e aziende a scopo di lucro possano collaborare per creare sinergie nell’interesse dell’utente finale”.

Il Professor Juan Carlos De Martin, docente al Politecnico di Torino e Responsabile Creative Commons in Italia ha commentato: “Penso sia uno sviluppo importante per rendere più facilmente accessibili le licenze Creative Commons a chi produce contenuti con il proprio personal computer. Tra l’altro, il nuovo add-in per Microsoft Office consente la possibilità di selezionare agevolmente la versione italiana delle licenze Creative Commons”.

“È molto interessante vedere grandi aziende come Microsoft lavorare insieme a organizzazioni no-profit per supportare artisti e creativi nella diffusione delle proprie opere”, ha affermato Gilberto Gil, ministro per la cultura del Brasile, che ospiterà il Creative Commons iSummit a Rio de Janeiro dal 23 al 25 giugno, dove verrà presentato il nuovo strumento per la gestione delle licenze sul copyright. Gil, che terrà il discorso di apertura dell’iSummit, ha diffuso uno dei primi documenti che utilizzano l’add-in di Creative Commons per Microsoft Office.

Le licenze di Creative Commons offrono a un autore la possibilità di esprimere con chiarezza le proprie intenzioni in merito all’uso dell’opera realizzata. Grazie allo strumento di Microsoft Office, l’utente potrà scegliere tra un’ampia gamma di licenze di Creative Commons, che permettono all’autore di mantenere la proprietà dei diritti d’autore, pur autorizzando la copia e la distribuzione dell’opera con alcuni limiti consentiti (relativi, ad esempio, alla possibilità di utilizzare l’opera per fini commerciali o di apportarvi modifiche). L’elenco completo delle licenze rese disponibili da Creative Commons è disponibile all’indirizzo http://creativecommons.org/about/licenses/meet-the-licenses. Il nuovo strumento permette inoltre agli utenti che lo desiderano di destinare la propria opera al domino pubblico.

“L’apertura dimostrata da Microsoft nella collaborazione con Creative Commons è sicuramente interessante, poiché un autore può facilmente integrare le licenze nelle proprie opere creative durante il processo di innovazione”, ha spiegato Ian Angell, professore di Information Systems presso la London School of Economics (LSE). “Si tratta di un passo importante per fornire ad ogni individuo la consapevolezza dei propri diritti di proprietà intellettuale – e di quelli degli altri. Non vediamo l’ora di collaborare con Microsoft per supportare tutti coloro che contribuiscono alla ricchezza intellettuale a partecipare più attivamente all’uso commerciale delle loro opere”. La LSE collabora con Creative Commons per promuovere l’adozione e la conoscenza delle licenze di Creative Commons in Inghilterra e nel Galles.

“Le licenze di Creative Commons sono essenziali per proteggere il mio lavoro creativo e per condividerlo con gli altri. Semplificano il lavoro connesso agli aspetti di copyright, lasciandomi più tempo per concentrarmi sul mio lavoro, che è quello di girare film. Sono felice che ora gli utenti di Microsoft Office possano usare così agevolmente gli strumenti di Creative Commons”, ha dichiarato Davis Guggenheim, regista dei documentari “An Inconvenient Truth” e “Teach” e membro del Consiglio direttivo di Creative Commons.

Microsoft e Creative Commons hanno lavorato con 3sharp LLC, un solution provider indipendente con sede a Redmond, per sviluppare lo strumento per la gestione delle licenze sui diritti d’autore.

Creative Commons è un’organizzazione no-profit, fondata nel 2001, che promuove il riutilizzo creativo delle opere intellettuali e artistiche, sia private che di proprietà pubblica. Le licenze di Creative Commons offrono una gamma flessibile di protezioni e libertà per autori, artisti e formatori. Tali licenze sono un’evoluzione del tradizionale concetto di diritto d’autore espresso dalla formula “tutti i diritti riservati”, che si fonda invece sull’approccio volontario di “alcuni diritti riservati”. Il lavoro dell’organizzazione è generosamente finanziato da numerose fondazioni, tra cui John D. and Catherine T. MacArthur Foundation, Omidyar Network Fund, Hewlett Foundation e Rockefeller Foundation, oltre che da singoli individui.