AIIP: rafforzare i sistemi delle autorità

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COMUNICATO STAMPA


AIIP

Durante una recente puntata della trasmissione “Viva Voce” su Radio 24, il Direttore Giancarlo Santalmassi ha chiesto al Dott. Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Unicredito “Quale e’ il problema più grave e il provvedimento che consiglierebbe a Prodi di prendere ?”

La risposta del Dott. Profumo e’ stata “Abbiamo parlato prima del problema delle autorità, credo che il fatto di realizzare una maggior economia di mercato attraverso sistemi di autorità ancora più forti di quelli che abbiamo, penso che sia qualcosa di estremamente importante […]

Il mercato della Larga Banda è considerato un elemento fondamentale dello sviluppo tecnologico del Paese.

Dal rapporto ISTAT sugli investimenti fatti dagli operatori di TLC (ultimi dati dati relativi al 2003), risulta che gli operatori fino a 200 dipendenti hanno realizzato nel corso dell’anno investimenti pari a 98000 euro per addetto; dai dati di bilancio pubblicati risulta che nello stesso periodo gli investimenti industriali di Telecom Italia ammontavano a 52520 euro per addetto.

AIIP ricorda che nell’ultimo rapporto dei Regolatori Europei (erg.eu.int), nella classifica dei paesi più concorrenziali nella larga banda in Europa, l’Italia figura al terzultimo posto (escludendo la Polonia, ove la liberalizzazione non e’ ancora stata attuata), nonostante gli ingenti investimenti, mentre il paese più concorrenziale risulta essere la Gran Bretagna.

In Gran Bretagna, dove Ofcom ha imposto la divisione dell’operatore ex-monopolista in due società distinte (una per la rete ed una per i servizi) la quota di mercato di BT nella larga banda risulta essere circa un terzo di quella del neomonopolista italiano, Telecom Italia, che in questo segmento di mercato ha più del 77% della clientela.

Il 31 gennaio 2006 Ovum, società britannica di consulenza su tecnologie e mercato, ha pubblicato uno studio dal titolo “An evaluation of the independence of NRAs”.

Dallo studio emerge che l’investimento governativo nelle Autorità per le Comunicazioni ammonta nel Regno Unito a 3,19 Euro pro capite contro gli 0,46 Euro pro capite dell’Italia.

Per quanto concerne il personale, nel Regno Unito Ofcom dispone di 800 addetti contro i 240 di AGCOM in Italia; se questi dati vengono rapportati alla popolazione dei rispettivi paesi si ricava un addetto ogni 75.700 abitanti nel Regno Unito contro un addetto ogni 242.000 abitanti dell’Italia. Lo studio rileva altresì la relativa inefficacia dell’autorità di regolamentazione nella risoluzione delle dispute tra operatori.