TDT: quando la PA arriva a casa dell’utente attraverso la Tv. Intervista a Luigi Caruso, Presidente e AD di Enterprise Digital Architects

di a cura di Agostilia Milita |

INTERVISTA


Luigi Caruso

Abbiamo incontrato Luigi Caruso, presidente e amministratore delegato di Enterprise Digital Architects, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle nuove strategie della propria azienda per quanto riguarda il mercato dell’Information Technology e sui rapporti di convergenza tra la Tv digitale terrestre e la Pubblica Amministrazione.

  

K4B. Enterprise si propone di facilitare la migrazione delle aziende verso l’innovazione digitale. Quali sono i servizi che mettete a disposizione dei clienti e in quali settori dell’innovazione digitale?

  

R. Con scenari di mercato sempre più in evoluzione, ENTERPRISE si è posta l’obiettivo di trasformare la tecnologia in servizi, ovvero vendere quello che le tecnologie possono realizzare, piuttosto che la tecnologia in sé, come accadeva in passato.

Attraverso le 4 linee di sviluppo strategico (Sicurezza, IT outsourcing, DTTV, VoIP), il ruolo della nostra offerta di servizi è passato da una percentuale del 20% degli inizi quando si realizzò lo spin off – a oltre il 50% odierno, con la prospettiva del 70% entro il 2007. Una spinta determinante in questa direzione è rappresentata dalla convergenza tra le telecomunicazioni, l’Information Technology e la televisione digitale, che ha fatto emergere un dato fondamentale: il primato dell’utente rispetto alla tecnologia. Dimensione strategica di questo cambiamento, è l’interoperabilità: la possibilità per ENTERPRISE di lavorare su tutte le piattaforme, da quella Ip, al mobile, fino al digitale terrestre per porsi sul mercato come Service Provider.

Le aziende attive nell’ICT devono diventare ASP, lavorando in una logica da fornitori di servizi. Prendiamo l’esempio dell’evoluzione dei servizi Voice over IP: per noi VoIP vuol dire identificare nella voce un’applicazione IT che può essere gestita esattamente nello stesso modo di qualunque altra applicazione informatica classica, e quindi, anche attraverso una modalità ASP. Allo stesso tempo, le imprese non devono considerare gli investimenti in IT come un costo fisso, ma come un costo variabile.

  

K4B. A quali fasce di utenti vi rivolgete? Pubblica Amministrazione e aziende, segmento residenziale?

  

R. Siamo attivi nella progettazione e nello sviluppo di servizi ICT dedicati al mondo delle Aziende e della Pubblica Amministrazione. Proprio nella PA – per quanto riguarda sanità, trasporti, ambiente, beni culturali, sicurezza, assistenza e previdenza ‘ abbiamo trovato un importante interlocutore (particolarmente evoluto per quel che riguarda l’area dei servizi, posti al centro della maggior parte dei bandi di gara della PA centrale e periferica), riuscendo a stipulare alcuni tra i maggiori contratti, con esperienze tra le più significative di e-governement di importanti asset del Sistema-Paese.

La vera sfida non è la tecnologia, ma la sua applicazione alla vita di tutti i giorni. Per questo il mondo della P.A. è molto importante per noi. Siamo in grado di fornire quei servizi che permettono di migliorare la vita dei cittadini senza appesantire le stesse amministrazioni di costose tecnologie. Per esempio, con l’evoluzione delle architetture TLC puntiamo a capitalizzare il più possibile tutti gli investimenti pregressi. Per questo è fondamentale, dal nostro punto di vista, essere in grado di garantire l’interoperabilità tra diversi sistemi o tra diverse erogazioni dello stesso servizio: insieme a integrazione, è questa la parola chiave per ENTERPRISE. Anche qui, la leva non è l’infrastruttura, ma l’interazione tra la voce e le altre applicazioni di una PA: dal CRM al ERP, fino alla gestione documentale, ed il tutto quanto più possibile indipendente dalla tecnologia.

  

K4B. Com’è organizzata Enterprise nel territorio? Siete presenti anche nelle regioni del sud?

  

R. ENTERPRISE è oggi al quinto posto tra le società di Information Technology, con 4.000 clienti, un fatturato registrato nel 2004 di 330 milioni di euro e 650 dipendenti effettivi su tutto il territorio nazionale in dieci sedi con la direzione a Roma. Tra l’altro, con il passaggio dal tradizionale mondo TLC a quello IT, anche le risorse umane hanno testimoniato l’evoluzione dell’azienda: nel 2006, in soli quattro anni, oltre il 60% del personale approdato a ENTERPRISE non avrà avuto alcuna esperienza lavorativa in quello che era il precedente posizionamento di mercato.

  

K4B. Qual è il contributo che potete dare allo sviluppo dell’innovazione nel Mezzogiorno?

  

R. Tornando al Digitale Terrestre, ricordo che quattro dei nostri progetti di tGovernment riguardano proprio il Sud: il Ti-Recs per il Comune di Bari (con Politecnico come fornitore di servizi e Antenna Sud ‘ Tele Bari come broadcaster), per comunicazioni sociali e servizi agli studenti universitari. Il Progetto Partecip@re per la Provincia di Lecce ( con TeleRama come broadcaster), per notizie sul lavoro e occupazione e news dell’Amministrazione. TV-DICO per il Comune di Palermo (con Tgs come broadcaster e Sispi come gestore del sistema informativo), a favore dell’utenza disagiata (anziani e disabili). Infine il progetto T-Sei per il Comune di Reggio Calabria (con Rai come broadcaster) per comunicazioni istituzionali, assistenza al cittadino e informazioni su sicurezza alimentare.

Gli investimenti di ENTERPRISE non si legano soltanto al t-Gov. Nelle nostre strategie di sviluppo aziendale, la sede di Napoli diventerà la più importante del Mezzogiorno. ENTERPRISE sta infatti costituendo un nuovo Centro Servizi, facendo seguito all’assunzione di oltre 20 giovani neolaureati: sviluppatori software, programmatori, architetti di progetto.

  

I progetti già avviati nella sola Campania sono più di dieci, fra cui la realizzazione di sistemi intelligenti creati per l’ANM, che ha visto la dotazione, su oltre 2mila autobus, di apparati e sensori per il rilevamento in tempo reale di tutta la flotta o il monitoraggio dei tragitti. Un progetto analogo, basato sui servizi per la sicurezza , è la CIRCUMVESUVIANA.

Grazie a un’esperienza di sistemi intelligenti di tele-rilevamento e gestione del traffico e della mobilità cittadina, ENTERPRISE ha realizzato il progetto della CIRCUMVESUVIANA di Napoli, che prevede l’elaborazione e l’attuazione di tutta l’infrastruttura a banda larga, della rete di accesso e dei servizi. ENTERPRISE fornirà un’architettura digitale in grado, dalla sala centrale, di veicolare flussi voce, immagini, dati e di gestire, sempre da un unico centro, tutte le stazioni periferiche. Dalla sala di controllo, il sistema di telerilevamento permette in tempo reale di sorvegliare tutto il traffico sui binari e di interfacciarsi con il normale segnalamento ferroviario e la comunicazione terra-treno attraverso la rete fonia e dati di bordo. Oltre altre molteplici applicazioni

Inoltre, ENTERPRISE è partner tecnologico del ‘Social Force Automation’, nuove tecnologie per un nuovo welfare. E’ un progetto su cui puntiamo molto, che realizza il sistema unitario dei servizi sociali per 120 Comuni del Salernitano. In sintesi, rendiamo fruibili il moderno concetto di stato assistenziale attraverso la tecnologia più avanzata, senza che il cliente debba spostarsi da casa. Così da accedere ai data base della PA, prenotare on- line le visite mediche, o richiedere un certificato.

  

Altri due esempi, molto importanti, sulla sicurezza, sono la Rete Nazionale Interpolizie e il SITA. Come già detto in precedenza, ENTERPRISE sta realizzando numerosi progetti mirati alla convergenza delle comunicazioni e dei dati, uniti al processo di evoluzione della sicurezza. Tra questi la costruzione di un’infrastruttura interforze per la sicurezza: la Rete Nazionale Interpolizie. Si tratta di un progetto finanziato per supportare con la tecnologia la lotta alla criminalità, in particolare nel Mezzogiorno, nell’ambito del P.O.N.; l’infrastruttura, già completata al 90 per cento, si basa su una rete digitale, multiservizio, a larga banda, che integra fonia, dati e immagini su un’unica piattaforma di comunicazione, aperta anche alle applicazioni informatiche. Collegando progressivamente tutti i comandi (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza), è articolata su oltre 2000 siti; la rete presenta una sicurezza intrinseca, essendo molto ‘magliata’, con i nodi posti su siti protetti; nonostante questo, Enterprise continua ad alzare le barriere al fine di rendere sempre più difficile l’accesso.

 

Il SITA – Sistema Informatizzato di controllo e mappatura del Territorio per la Tutela Ambientale – è una realizzazione per l’Arma dei carabinieri.

Il progetto interessa le regioni del Sud Italia (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia) comprese nell’Obiettivo 1 del Programma operativo nazionale 2000-2006 Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. SITA rappresenta una soluzione tecnologica articolata, che permette la difesa della qualità dell’ambiente e degli ecosistemi (grandi aree urbane, aree rurali e agricole, acque costiere, bacini idrici), migliorando le capacità di prevenzione e contrasto alla criminalità attiva nello smaltimento dei rifiuti e sostanze pericolose, nell’inquinamento idrico e atmosferico, nell’abusivismo edilizio, nei danni al patrimonio ecologico, come nel caso degli incendi, e nei furti e danneggiamenti alle aree archeologiche.

Il nuovo Sistema, infatti, è finalizzato all’acquisizione ed elaborazione dei dati territoriali, con l’obiettivo di centralizzare la raccolta delle informazioni, rendendole immediatamente fruibili a tutti i soggetti istituzionali impegnati nella tutela ambientale.

La piattaforma permette, ad esempio, di selezionare i dati in base all’ecosistema di riferimento. Ciò consentirà di ottenere una visione dettagliata e puntuale delle informazioni e di potenziare all’occorrenza le attività di controllo, in particolare nelle aree considerate a rischio. 

 

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