x-DSL (doppino in rame)

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Mondo



Nei prossimi anni, almeno fino al 2006, le tecnologiex-DSL saranno determinanti per un rapido sviluppo della larga banda in Europa.

Per usufruire di queste tecnologie occorre infatti che la rete d¿accesso in rame sia caratterizzata da una lunghezza media dei doppini normalmente inferiore ai 1.000 metri, cosa abbastanza frequente nelle grandi citt&#224 europee. Pi&#249 il doppino &#232 corto, pi&#249 l¿efficacia della decompressione del segnale &#232 elevata (a velocit&#224 di 640 kbit/s la distanza massima per il funzionamento delle tecnologie x-DSL &#232 di 4 km; a velocit&#224 di 1,5 Mbit/s si riduce a 3 km).

In Italia, ad esempio, oltre l¿80% dei doppini ha una lunghezza inferiore ai 2 km, un dato che non trova riscontro in nessun altro paese europeo. Ci&#242 significa che sarebbe possibile fornire flussi ADSL a 2 Mbit/s a pi&#249 dell¿80% delle utenze.

In pratica, per&#242, esistono almeno due problemi intrinseci nella stessa tecnologia ADSL che ne limitano l¿impiego: il limite massimo di riempimento dei cavi (circa il 50%) con sistemi ADSL e l¿incompatibilit&#224 con i flussi HDB3 utilizzanti lo stesso cavo.

Nei prossimi anni si prevede un incremento importante della penetrazione dell¿x-DSL nel mercato consumer, Soho e Pmi, grazie anche alla competizione tra i produttori di dispositivi di trasmissione, con una conseguente riduzione dei costi.

Sono gi&#224 presenti sviluppi delle tecnologie in questione che consentono di raggiungere capacit&#224 di banda significativamente pi&#249 elevate rispetto a quelle ad oggi disponibili, con la possibilit&#224 di fornire a particolari condizioni e in zone poco distanti dalla centrale di linea capacit&#224 trasmissive teoricamente superiori ai 10 Mbit/s bidirezionali.

Tecnologia

Le tecnologie x-DSL consentono di raggiungere elevate capacit&#224 di trasporto attraverso la compressione del segnale sui portanti di rame gi&#224 installati. Si tratta di una famiglia di tecnologie le cui prestazioni dipendono fortemente dalla qualit&#224 e dalla lunghezza del doppino telefonico. A questo riguardo, occorre segnalare che, per effetto del fenomeno conosciuto come ¿paradiafonia¿ (accoppiamento elettromagnetico tra i segnali che viaggiano su doppini portanti affasciati nello stesso cavo), solo il 50% dei doppini di un cavo risulta essere effettivamente utilizzabile per questa tecnologia.

Per gli stessi motivi, esiste una incompatibilit&#224 tra i sistemi x-DSL e i sistemi HDB3, gi&#224 utilizzati per fornire flussi a 2 Mbit/s.

ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line – Standard ITU G.992.1)

E¿ una tecnica trasmissiva asimmetrica che consente, se utilizzata al massimo delle potenzialit&#224, di fornire capacit&#224 di 8 Mbit/s verso l¿utente e di 800 kbit/s verso la rete, con doppini di lunghezza massima di 2 km.

Ad esempio, attualmente l¿offerta pi&#249 diffusa in Italia prevede, per l¿utenza ¿residenziale¿ 640 kbit/s verso l¿utente e 128 kbit/s verso la rete; per l¿utenza ¿business¿ 2 Mbit/s verso l¿utente e 512 kbit/s verso la rete.

La banda di frequenza per l¿ADSL su POTS (Public Old Telephone System) &#232 quella da 25,875 kHz a 1,104 MHz.

L¿utilizzo dell¿Adsl consente l¿uso simultaneo di telefono e Pc, l¿abbattimento dei tempi di navigazione su Internet e la disponibilit&#224 di connessione 24 ore su 24.

Le applicazioni pi&#249 comuni sono: accesso a Internet ad alta velocit&#224, accesso per una LAN, video on demand, videoconferenza, telemedicina, eLearning, giochi interattivi in rete, shopping online.

SDSL (Symmetrical Digital Subscriber Line) e l”HDSL-2 (High bit rate Digital Subscriber Line)

Sono sistemi simmetrici su doppino singolo con una larghezza di banda che pu&#242 raggiungere le decine di Mbit/s.

Attualmente sono disponibili offerte commerciali per l¿HDSL-2 che consentono collegamenti a 2 Mbit/s su distanze fino a 2,5 km. Questi sistemi sono dedicati all¿utenza di tipo ¿business¿, principalmente interessata a un traffico simmetrico.

VDSL (Very High Speed Digital Subscriber Line)

E¿ una evoluzione dei sistemi asimmetrici ADSL verso capacit&#224 fino a 50 Mbit/s verso l¿utente e dell¿ordine di alcuni Mbit/s verso la rete, per doppini di lunghezza massima dell¿ordine di alcune centinaia di metri.

Mercato

Oggi l¿ADSL ha il ruolo di incoraggiare l¿utilizzo di servizi che richiedono una discreta capacit&#224 di banda banda, anticipando la larga banda effettiva (oltre 2 Mbit/s). La famiglia x-DSL non pu&#242 soddisfare pienamente le esigenze della multimedialit&#224 video o di altre forme di trasmissione con elevate esigenze di banda, in quanto le capacit&#224 teoricamente fornite possono risultare, nella pratica, inferiori anche di un fattore 1:5. Fra le cause della riduzione della capacit&#224 effettivamente fornita ci sono il congestionamento della rete ATM che raccoglie i flussi x-DSL e l¿aumento momentaneo degli effetti della paradiafonia dovuta a un elevato numero di utenti contemporanei.

L¿Italia &#232 in una fase di transizione verso quella che si definisce ¿banda di mezzo¿, caratterizzata dalla tecnologia ADSL. Telecom Italia ha fornito l¿accesso ADSL all¿80% della popolazione italiana gi&#224 dalla prima met&#224 del 2002; tale copertura &#232 stata ottenuta con l¿adeguamento di circa 1.500 centrali (su un totale di circa 10.000) distribuite in circa 800 citt&#224 italiane.

Per la clientela business, l¿incumbent propone offerte su tecnologia HDSL-2; &#232 possibile avendo particolari requisiti (doppini inferiori a 1 km) avere anche accessi VDSL, che allo stato attuale sono ancora penalizzati dall¿elevato costo delle apparecchiature.

Gi&#224 da ora sono ipotizzabili architetture, prodotti e applicativi che consentano progressivamente di migrare verso la piena fruizione dei servizi multimediali, realizzabile solo con disponibilità di banda superiori a 2 Mbit/s.

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