Instant Meeting. Rai come BBC: servizio pubblico, spina dorsale che può consentire il passaggio al digitale. L’intervento di C. Petruccioli (Rai)

di di Claudio Petruccioli (Presidente Rai) |

L’intervento di Claudio Petruccioli, Presidente Rai all’Instant Meeting organizzato dall’Isimm e Key4biz a Roma il 4 luglio 2006

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Claudio Petruccioli


Se l’obiettivo che questo incontro si propone è di sottoporre al Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni il problema che ciascun operatore ritiene più rilevante, allora
la sollecitazione dell’azienda Rai si focalizza sostanzialmente su una richiesta: un impegno preciso – in termini quantitativi, temporali e procedurali – per quel che riguarda il passaggio al Digitale Terrestre.  

    

Non pretendo che in Italia si faccia quanto realizzato in Inghilterra, unanimemente riconoscimento il Paese più avanzato nella messa in opera del digitale terrestre. Ma avendo ottenuto i risultati che tutti conosciamo nel passaggio dall’analogico al digitale, sicuramente la sua esperienza potrà offrirci dei validi insegnamenti. 
Innanzitutto di tipo quantitativo: la BBC spende circa 300 mln di sterline (quasi 400 mln di euro) l’anno per i canali e le stazioni digitali. Considerando anche le spese di marketing e di trasmissione, la spesa annua per il digitale ammonta a circa 500 mln di sterline. In tal modo la BBC ha determinato un salto di qualità nel sistema delle Telecomunicazioni inglese, che va proprio in direzione del Digitale Terrestre.
 

 

Qual è l’agenzia che gli inglesi hanno impegnato per realizzare questo obiettivo? Proprio la BBC, la quale – nonostante goda di un canone molto più alto di quello di cui gode la Rai in Italia – ha avuto uno stanziamento extra su questi fondi in modo che si facesse interprete di tale cambiamento. Quantità e qualità: consistenza di risorse e soggetto.

   

Questo problema si pone anche in Italia. Lo sottopongo, quindi, al Ministro, in quanto interprete delle esigenze di una riforma del Sistema Telecomunicazioni e del salto al Digitale. 

 

E’ necessario disporre di soldi, di risorse che non possono essere elargite solo al mercato. C’è bisogno di un’assunzione di responsabilità pubblica sotto questo aspetto. 

Ma c’è anche bisogno dell’indicazione di un soggetto: il servizio pubblico, nella sua storia, ha avuto tantissime funzioni, tantissimi compiti, ha avuto dei ruoli intervanti per la vita nazionale. In questa fase di salto tecnologico, il servizio pubblico è la spina dorsale che può consentire la trasformazione, il passaggio dall’analogico al digitale. Se non si usa il servizio pubblico come spina dorsale per questo passaggio, non vedo chi altro si  possa utilizzare.

 

Ecco le mie richieste: chiarezza nel piano di trasformazione industriale del Paese, salto d’innovazione nel sistema, risorse, individuazione del soggetto. Ribadisco quindi la disponibilità della Rai – come la BBC in Inghilterra – nell’essere il soggetto più idoneo a interpretare questa innovazione, in maniera non corporativa ma per tutto l’insieme del settore.

Spero che arrivino presto delle risposte precise.

    

(Testo ricavato da trascrizione audio)      

   

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Instant Meeting – Roma, 4 Luglio 2006