Internet of Things: Intel e Samsung alla guida dell’Open Interconnect Consortium

di Alessandra Talarico |

Il primo codice open source riguarderà i requisiti specifici per la smart home e le soluzioni per l’ufficio.Saranno quindi sviluppati i protocolli per pc, smartphone, tablet e dispositivi indossabili

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Diverse importanti aziende del settore hi-tech – da Dell a Intel, da Samsung a Broadcom – hanno unito le forze per contribuire allo sviluppo di Internet delle Cose.

L’Open Interconnect Consortium (OIC) sarà gestito come un’organizzazione non-profit e lavorerà alla definizione dei requisiti di connettività per garantire l’interoperabilità dei miliardi di dispositivi connessi alla rete.

L’OIC, quindi, svilupperà le necessarie specifiche, le implementazioni open source e i programmi di certificazione per le connessioni wireless di ogni tipo di dispositivo che rientrerà nell’ecosistema dell’internet delle cose.

 

I soci fondatori del consorzio – Atmel, Broadcom, Dell, Intel, Samsung Electronics, e Wind River – contribuiranno alle risorse software e ingegneristiche. Altre aziende dovrebbero unirsi al progetto nei mesi a venire.

 

Il primo codice open source riguarderà i requisiti specifici per la smart home e le soluzioni per l’ufficio. Successivamente il consorzio si occuperà del settore automotive, della sanità e delle specifiche per le applicazioni industriali.

Saranno quindi sviluppati i protocolli per una serie di dispositivi – dai pc agli smartphone e i tablet, passando per i nuovi dispositivi indossabili e gli apparecchi home e industrial.

 

“L’open source riguarda la collaborazione e la scelta. L’ Open Interconnect Consortium è un’altra prova di come l’open source contribuisca all’innovazione”, ha affermato Jim Zemlin, direttore esecutivo della Linux Foundation.

“L’OIC – ha concluso – contribuirà a promuovere un ambiente aperto e a supportare i miliardi di dispositivi connessi in rete negli anni a venire”.