Barbara Apuzzo (Slc-Cgil): ‘RaiWay strategica, venderla sarebbe una scelta miope’

di Paolo Anastasio |

Barbara Apuzzo, segretario nazionale Slc-Cgil, contro l’ipotesi di cessione di Raiway, la società delle torri di trasmissione della Rai: ‘Vendere RaiWay sarebbe una scelta di breve respiro, meglio agire con forza sull’evasione del canone’.

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Barbara Apuzzo

RaiWay è un asset strategico della Rai, è lo scheletro del servizio pubblico e non va assolutamente ceduto. La sua vendita rappresenterebbe la morte della Rai”. Lo ha detto oggi a Key4biz Barbara Apuzzo, segretario nazionale Slc Cgil, intervenuta sulla richiesta di spending review del Governo Renzi nei confronti della Rai, “un contributo volontario ma obbligatorio” quantificato in 150 milioni di euro dal 2015.

 

Secondo Apuzzo, “RaiWay per la Rai è come l’hardware per un pc, senza l’hardware il computer non può funzionare – ha detto – tanto più che la vendita della società delle torri di trasmissione imporrebbe all’azienda di viale Mazzini di dover concorrere all’affitto di capacità trasmissiva dal 2016, quando scadrà la concessione del contratto di servizio. Non è immaginabile che la Rai, titolare del servizio pubblico, sia costretta ad affittare capacità trasmissiva presso terzi”.

 

E’ pur vero che la vendita di RaiWay garantirebbe un incasso immediato, “ma si tratterebbe di un’operazione di breve respiro, che consentirebbe di fare subito cassa senza una visione a lungo termine delle strategie della Rai”, aggiunge la sindacalista, secondo cui anche la vendita delle sedi regionali, l’altra ipotesi che circola in questi giorni in ottica di spending review, sarebbe un duro colpo inferto al “pluralismo dell’informazione”. “E’ inquietante che si parli in modo così superficiale della vendita delle sedi regionali – dice Apuzzo – le sedi regionali sono necessarie per garantire i livelli di informazione richiesti al servizio pubblico, tanto più in considerazione del conflitto d’interesse che continua a dominare il settore televisivo nel nostro paese”.

 

Secondo la sindacalista, la strada da perseguire, per garantire alla Rai i fondi necessari per restare al passo con il servizio pubblico di altri paesi, è un cambio di marcia nella lotta all’evasione del canone. “Inserire il canone i bolletta consentirebbe di recuperare circa 600 milioni di euro, che il Governo potrebbe far recuperare dando il via libera a questa misura – chiude Apuzzo – Una scelta impopolare per il Governo, che ha deciso invece di spingere per imboccare la strada dei tagli delle sedi regionali o peggio della vendita di Raiway”.