Telecom Italia, Marco Patuano: ‘Su accesso alla rete troppi conflitti e richieste miliardarie’

di Paolo Anastasio |

L’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano interviene alla relazione annuale dell’Organo di Vigilanza di Open Access: ‘Parità di accesso garantita, ma quest’anno Telecom Italia ha ricevuto richieste di indennizzo miliardarie'.

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Marco Patuano

“C’è troppa conflittualità sul tema dell’accesso alla rete, quest’anno Telecom Italia ha ricevuto richieste di indennizzo per miliardi di euro da parte di alcuni operatori: chiedo serietà”. Lo ha detto alla relazione annuale dell’Organo di Vigilanza per la parità di accesso alla rete Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia, aggiungendo che si tratta di “un comportamento non serio – ha aggiunto – credo sia opportuno andare a valutare nel merito la responsabilità di chi fa tali richieste”.

 

Per quanto riguarda l’equivalence of output, si tratta di un modello “che ha fornito garanzie di parità di accesso nei cinque anni in cui è stato in vigore – ha detto Patuano – Telecom Italia è comunque aperta  ad un eventuale passaggio all’equivalence of input, perché il livello di conflittualità è enorme”.  

 

L’amministratore delegato, nel ribadire che la rete non è oggetto di scorporo, ha auspicato che l’Agcom intervenga “in tempi rapidi” per approvare il nuovo sistema di regole sulla parità di accesso “con il contributo degli operatori alternativi. Se gli operatori alternativi non ritengono significativi gli indicatori attuali, introduciamone altri”. 


Patuano ha sottolineato che “l’evoluzione del modello di equivalence of output ha dato risultati in linea o superiori alle attese”. C’è comunque “la volontà di Telecom Italia di mantenere sul tavolo tutte le opzioni affinché  venga valutata la loro portata”. 

 

‘Dibattito civile fra gli azionisti’

Tra gli azionisti di Telecom Italia c’è “un dibattito molto civile” verso un miglioramento della governance, ha detto Patuano, aggiungendo di attendersi un ricomponimento della compagine azionaria per l’assemblea convocata il 16 aprile prossimo.

“In sei mesi di dibattito intorno a Telecom Italia – ha detto – noto che si è passati da un discorso
implosivo a uno in cui si parla delle prospettive industriali”
del gruppo. Sulle raccomandazioni elaborate dal cda per la nuova governance, patuano poi, a margine della presentazione ha aggiunto di credere che l’assemblea “prenderà atto del grande lavoro fatto dal consiglio di amministrazione in uscita nel proporre una serie di raccomandazioni per innovare la governace. mi attendo che la compagine azionaria si ricomporrà” nella prosecuzione di un percorso avviato da Telecom Italia verso un ciclo di rilancio del gruppo nel mondo.

“Stanno tornando gli investitori di lungo periodo – ha aggiunto Patuano – una grande quantità di fondi nazionali stanno tornando a investire. Non mi sorprende che altri soggetti finanziari possano decidere di uscire”, ha aggiunto l’amministratore delegato in riferimento all’intenzione di Generali di uscire da Telco a giugno.

 

‘Renzi va nella giusta direzione’

“Stiamo andando sicuramente nella direzione giusta e spero si continui su questa strada». Le misure decise dal governo «per ridare fiducia ai consumatori sono molto importanti”, ha aggiunto Patuano parlando dei primi provvedimenti approvati dal nuovo premier. “Ci sono misure visibili e sono stati rispettati i tempi – ha aggiunto Patuano – confido che anche le norme sul lavoro siano altrettanto importanti perché le aziende e anche noi di Telecom abbiamo bisogno di assumere e per farlo servono le condizioni”.

 

‘Nel 2014 possibile accelerazione straordinaria di Telecom Italia’

“Nella fase che inizia con il 2014, le cui basi sono state poste nel 2013, possiamo trovare un’accelerazione straordinaria”, ha detto Patuano, aggiungendo che Telecom Italia  si è messa in condizione di “essere un player internazionale che non cammina ma corre sulle proprie gambe”. E “oggi è una stagione degli investimenti e dobbiamo ragionare in una logica pro investimenti e Telecom Italia ha tutte le risorse finanziarie e di conoscenze per essere all’altezza di cogliere questa sfida”, ha concluso.