Tv Ultra HD, la battaglia dello spettro si estende al 4K

di Raffaella Natale |

I broadcaster lanciano l’allarme: questa tecnologia rappresenta il futuro della Tv e ha bisogno di maggiore capacità di banda per decollare.

Europa


Televisione 4K

Sulla Tv in Ultra Alta Definizione (4K) ripongono le loro speranze i produttori che sperano di tornare in attivo grazie a interessanti prospettive di vendita.

Le cose però potrebbero non essere così facili per questa tecnologica che stenta a decollare per via di una serie di ostacoli, per la mancanza di contenuti adatti a questo standard e anche per la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni.

Se il freno dei prezzi dei televisori 4K potrebbe presto essere superato – in meno di un anno s’è ridotto della metà – resta il problema dei canali di distribuzione, della pesantezza delle immagini e soprattutto della disponibilità dei contenuti.

Al momento, in mancanza di programmi adatti, i fortunati proprietari di questi televisori si limitano a guardare film 4K usando lettori blu-ray.

La maggior parte dei film sono, infatti, girati in 4K, un formato particolarmente promettente anche per i documentari, gli spettacoli dal vivo e gli eventi sportivi.

 

In Italia molto presto grazie a Eutelsat, molto attiva su questo fronte, sarà presentato al pubblico il primo documentario interamente girato nel nuovo standard coprodotto con Rai-Strategie Tecnologiche con l’obiettivo di concentrare l’attenzione sulla produzione dei contenuti.

In un’intervista a Key4biz, l’amministratore delegato di Eutelsat Italia, Renato Farina, commentando questo evento, che probabilmente si terrà nella sede Rai di Viale Mazzini, ha dichiarato: “Ci sembra il miglior modo per aprire professionalmente il nuovo anno confermando la nostra visione in tema di Ultra HD: garantire la massima qualità percepita e proseguire con la sperimentazione, sempre al fianco dei nostri partner. Questa è la missione che Eutelsat ha assunto fin dal principio con il varo del primo canale dimostrativo via satellite in Europa in quella che riteniamo sarà la tecnologia del futuro”.

 

Intorno al 4K c’è grande fermento. Prossimamente, ha annunciato Morand Studer di Eleven, anche “smartphone di fascia alta permetteranno di vedere e catturare immagini in 4K“.

Il Ceo di Netflix, Reed Hastings, ha annunciato al Ces di Las Vegas che la seconda stagione della serie ‘House of Cards’ sarà disponibile in 4K.

E anche i Mondiali di Calcio del Brasile dovrebbero permettere la prima trasmissione di avvenimenti sportivi in Ultra HD.

 

Ma è necessario che siano soprattutto le istituzioni a impegnarsi a sostegno della diffusione di questa tecnologica.

 

Gli operatori satellitari come Eutelsat appunto, sono già pronti con canali dimostrativi per questo standard.

 

Sullo spettro è già in atto una battaglia. In Gran Bretagna i broadcaster sostengono che la cessione di frequenze a vantaggio della telefonia mobile non deve indebolire l’industria televisiva che contribuisce con 80 miliardi di sterline all’economia britannica.

In Francia la decisione del governo di trasferire la banda 700 MHz, che rappresenta il 30% delle frequenze audiovisive, agli operatori tlc inquieta e non poco i player della tv.

L’Ultra HD è il formato de futuro e bisogna prevedere disposizioni concrete per sostenere questo standard.

 

Per Olivier Huard, direttore generale di TDF, primo broadcaster europeo, è necessario muoversi in tre tappe: sostituzione dei vecchi televisori, ampiezza di banda che garantisca il passaggio al nuovo standard e sette reti nazionali. Vale a dire un gruppo di canali tv che condividono le stesse frequenze.

 

Questo ecosistema potrebbe essere pronto per il 2017, resta, però, da vedere se i produttori di contenuti saranno pronti per il 4K visto che ancora non hanno ammortizzato gli investimenti per l’HD.

Bernard Fontaine, responsabile Tecnologie e Innovazione per la tv pubblica francese, ha sottolineato che oggi è ancora “complicato trovare infrastrutture di produzione che sono al momento riservate al cinema”.

 

Per quanto riguarda l’Italia, Farina ha spiegato a Key4biz che “il comparto broadcast italiano conferma interesse e disponibilità a testare la nuova tecnologia a tutti i livelli della filiera produttiva, dalla codifica fino alla realizzazione di dirette di eventi live via satellite. I test stanno dando ottimi risultati: è stato così per la diretta da Misano ad Amsterdam, in occasione dell’IBC 2013, e per quella della partita di calcio Juventus-Copenaghen del mese scorso, due iniziative condotte assieme a Sky Italia e Globecast. Nessuno vuole farsi trovare impreparato. E all’orizzonte, nei prossimi mesi, ci sono appuntamenti sportivi e culturali di grande richiamo che, come sempre, rappresentano un volano prezioso per l’innovazione tecnologica“.