Microsoft, il successore di Steve Ballmer non prima del 2014

di Paolo Anastasio |

Il comitato ristretto incaricato di individuare il nuovo Ceo dell’azienda sta scremando la rosa dei papabili ma i tempi sono ancora lunghi. L’obiettivo è scegliere il timoniere nei primi mesi dell’anno prossimo.

Stati Uniti


Steve Ballmer

La scelta del successore di Steve Ballmer alla guida di Microsoft è ancora in fieri e il nuovo Ceo non entrerà in carica prima dell’anno prossimo. nuovo Ceo Microsoft sta facendo progressi nel processo di selezione del nuovo amministratore delegato, che dovrà prendere il posto di Steve Ballmer. La scelta però non è delle più semplici e l’azienda ha messo le mani avanti, annunciando che ci vorrà ancora del tempo prima di raggiungere una decisione finale.

 

Steve Ballmer ha annunciato pubblicamente le sue dimissioni lo scorso mese di agosto, precisando che  si sarebbe fatto da parte entro 12 mesi. Mancano circa otto mesi alla scadenza. Il Board of Directors di Microsoft ha da tempo avviato le ricerche per individuare il successore di Ballmer, guardando a possibili soluzioni interne ma anche a candidati esterni. Negli ultimi mesi si sono fatti diversi nomi sul possibile successore alla guida di Microsoft, ma per ora non c’è nulla di concreto. John W. Thompson, membro del board e presidente del comitato per la ricerca del successore, si dice soddisfatto dei progressi fatti nel processo di selezione.

 

In un primo tempo, il comitato aveva individuato una rosa allargata di un centinaio di papabili, che nel corso del tempo si sono ridotti ad una ventina. Insomma, il cerchio di sta stringendo, mentre nella scelta sono stati coinvolti tutti i membri del board. Thompson è fiducioso: “il lavoro procede bene, penso che chiuderemo tutto nella prima parte del 2014”.

Almeno 20 dei maggiori azionisti di Microsoft vorrebbero che a succedere a Steve Ballmer alla guida del gruppo fosse un esperto di riorganizzazione aziendale e suggeriscono le candidature dei patron di Ford Motor, Alan Mulally, e di Computer Sciences, Mike Lawrie.

 

Secondo alcuni rumors, Alan Mulally, divenuto famoso per aver salvato dal fallimento il secondo costruttore americano di automobili, potrebbe lasciare l’azienda prima del previsto. Il suo contratto dovrebbe durare almeno fino alla fine del 2014, ma il board di Ford, oggi molto più fiducioso nelle capacità del management, potrebbe essere disposto a lasciarlo andare anzitempo. Fra i papabili c’è anche Stephen Elop, ex Ceo di Nokia, artefice dell’acquisizione dell’azienda finlandese da parte di Microsoft per 5,4 miliardi di euro.